lunedì 5 dicembre 2016

Mass Start Clusone


Siamo arrivati alla fine delle stagione orientistica in Lombardia con l’ultima prova di TL che si tiene nel bel bosco di Clusone.

Per me questa gara è un importante test, anche se a fine stagione e su una distanza a me non congeniale, per potermi confrontare con il mio coach ( Paolo Grassi) che in questa occasione corre in MA.

La gara di Clusone è una middle con mass start. La distanza non mi esalta ma la partenza di massa si e molto, infatti appena dopo lo start mi aggrego al gruppetto che con Paolo, Mik Caraglio, Marco Della Vedova, e in prossimità del primo punto si aggiungono a noi anche Marco Seppi, Mario Ruggiero e Gigi Giuliani, continuo con questo gruppo fino alla 4 dove poi ognuno prende una direzione diversa.

Dopo aver lasciato il gruppo cerco di mantenere alto il ritmo e inizialmente ci riesco senza avere problemi di lettura fino alla 6; dalla tratta 6-7 inizio avere dei problemi, infatti, uscendo dalla 6 non mi ritrovo, al traguardo scoprirò di essere uscito troppo a sinistra ritrovandomi così in una zona abbastanza diffusa con pochi punti di riferimento, questo errore mi fa perdere molto tempo e non riesco a lasciarmelo alle spalle e sbaglierò anche la 8 ( che era anche la mia 4 e sarà anche la mia 11) dopo l’ errore alla 8 decido di calare il ritmo e inizio a fare meno errori.

Dopo il punto 12 si passa nella zona tra la strada e il fiume dove affronto il primi punti molto deciso e non commetto errori fino alla tratta 16-17, questa l’ avevo anticipata bene optando per la scelta più sicura ma al momento di affrontarla arrivo ad un bivio che non mi torna, e visto che dovevo rimanere sul sentiero principale, decido di stare a destra ( sembrava il sentiero principale e il più battuto) ma non era quello che dovevo prendere io, scoprirò a casa analizzando la traccia GPS che il bivio in cui ho scelto il sentiero a destra era il proprio il bivio in cui sapevo di dover andare a sinistra, ma in gara non mi aspettavo che arrivasse così presto.

Dopo quest’errore alla 17 mi riprendo facendo i successivi 3 punti senza errori fino alla 21. Arrivo in punto ma non mi tornano per nulla i verdi quindi decido di risalire il sentiero per trovare un punto di riferimento e giungo al bivio dei sentieri e in lontananza vedo la strada asfaltata e da qui attacco la 21.

Per chiudere in bellezza la gara dalla 23 vado verso 27 rischiando di saltare un loop.

Alla fine di questa gara capisco che devo lavorare ancora molto tecnicamente ma sono soddisfatto della mia condizione atletica, anche avendo percorso circa 2.8km in più rispetto a Paolo, negli ultimi punti ho ancora la forza di spingere e far segnare il secondo miglior tempo nella tratta tra il punti con codice 46-94 ( secondo solo a Marco Seppi); piccola soddisfazione in una gara abbastanza disastrosa. 

martedì 22 novembre 2016

3° Prova Siena

Finalmente giungiamo alla resa dei conti delle gare nazionali ( ultima prova di Sprint Race Tour) e del Tuscany Sprint Tour.

La prova di Siena è stata graziata da una tregua della pioggia che ha accompagnato la gara del giorno precedente e tutta la nottata facendo già pensare ad una gara tra gli ombrelli e sotto il diluvio!

La gara parte da una via laterale di piazza del Campo con un lungo corridoio che ci conduce proprio in piazza dove è posto l’arrivo.

La mia partenza è abbastanza tranquilla per non commettere errori hai primi punti ma un conto è dirlo e un conto è farlo! Infatti al primo incrocio dopo lo stretto passaggio avrei dovuto andare subito a sinistra ma decido che i 100 metri di dislivello segnati in descrizione sono pochi cosi mi faccio 5 curve di livello gratis per poi darmi dello stupido e correre a più non posso, nella direzione giusta questa volta. Questo svarione non mi permette di anticipare la 3 come si deve e anche qui vado lungo al primo incrocio ma forse è stato un bene così ho avuto più tempo per leggere la parte nel parchetto ( zona punto della tre e non cadere in errore come altri atleti).
Dopo queste distrazioni iniziali la mia gara continua senza altri intoppi fino agli ultimi punti dove perdo un po’ la concentrazione e sbaglio l’ uscita dalla 17 andando leggermente lungo invece di girare subito a sinistra.
Sono molto soddisfatto della mia prova infatti la chiudo in 24’41’’ in 40° posizione assoluta e 21° italiano.




Ma la sorpresa più grande in questa bellissima giornata di sport mi viene data Marco Della Vedova che ha tenuto i conti della classifica generale della tre giorni di cui io ignoravo totalmente l’esistenza, che mi vede come primo italiano in categoria in uomini Elite. Il giorno seguente vengo a conoscenza della classifica ufficiale che mi vede 16° assoluto e 1° italiano.

Una bella soddisfazione per un finale di stagione che non mi ha visto al top della forma fisica.


mercoledì 16 novembre 2016

2° prova SAN GIMIGNANO


Questa prova è valevole anche  come penultima prova di Sprint Race Tour  e come finale di Coppa Italia.

In quel di San Gimignano mi aspetta una prova sprint che si svolge su terreno molto difficile, infatti, la pavimentazione del paese è molto scivolosa e alcune tratte di gara sono in parco.

La gara parte subito con due tratte lunghe in cui, soprattutto la prima, ho avuto alcune difficoltà ad adattarmi alla scala al 4000 della carta; a parte questo la mia gara continua in modo molto regolare fino al primo passaggio alla 100 come punto spettacolo perché il punto successivo, la 6, e posizionato all’ interno di un cortile in da cui fati a trovare l’uscita, e l’ errore si protrae anche nella tratta successiva infatti invece di prendere la seconda a sinistra prendo la prima e sono costretto a tornare sui miei passi. Dopo questo momento di distrazione riprendo un buon ritmo fino alla tratta 12-13 in cui il tracciatore ha messo il numero della lanterna sopra al muro del castello facendomi pensare che ci fosse un passaggio che in realtà non c’era. Mi trascino quest’errore anche nel punto successivo perché sbaglio l’uscita dal castello per andare al punto 14.
Alla 14 vengo recuperato da Aron Gaio con cui faccio i punti 15 e 16 per poi fare una scelta diversa alla 17 che comunque ci farà arrivare insieme.

Termino la mia prova in 21’58’’

53° in classifica generale


30° italiano


domenica 13 novembre 2016

Tuscany Sprint Tour

1° prova MONTALCINO

Eccomi a raccontare l’ultimo week end di gare nazionali circondati dai bei centri storici toscani.

Si inizia con una lunga sprint in notturna a Montalcino con una partenza di massa a ranghi veramente serrati dal cortile del castello. Durante il nostro lancio, alcuni atleti hanno rischiato di essere travolti mentre stavano rientrando nel castello per andare a punzonare la lanterna 45, fortunatamente nessuno si è trovato sulla nostra strada.

Il primo loop è stato veramente complicato tantissimi atleti in zona punto ed è stata una vera e propria lotta, in cui è scappata più di una spallata, per timbrare e uscire dal punto il più velocemente possibile e per non perdere i treni buoni!

Finita questa lotta spalla a spalla dei primi 6 punti iniziano le tratte lunghe che fanno allungare il gruppo. Proprio nella prima tratta lunga, mentre cerco di anticipare la tratta 10-11, mi domando come si comporterà la caviglia in salita ma non faccio in tempo a darmi una risposta che sto già salendo verso la 9 e la 10 insieme a Simone Grassi  timbrata quest’ultima scelgo di prendere il passaggio tra le case così da non fare tutta la salita per la 11 in un colpo solo, nel boschetto salgo bene senza problemi alla caviglia ne tanto meno di tenuta delle nuove scarpe da sprint.

Nel loop 12-17 nessun problema tutto è filato liscio senza errori poi mi sono lanciato in una veloce discesa fino al incrocio da cui ero transitato in precedenza per andare alla 7 ma una lettura troppo approssimativa della carta mi ha fatto rallentare per prendere la via giusta, e qui mi ha recuperato Simone che avevo staccato nella salita alla 11, con lui faccio il 20esimo punto insieme poi lo stacco ancora per la 21/22 ma la mia poca sicurezza sulle scalinate e un mio errorino in zona punto alla 23 ci fanno rincontrare.
Ma in questa serata tutto sembra andare per il meglio: il fiato non manca, le gambe girano bene, la caviglia non da problemi e cosa più importante la testa sembra esserci.
La tratta 23-24 prede una lunga salita che sono riuscito ad anticipare in parte nella tratta precedente, iniziata la salita finisco di leggere la parte finale della tratta poi ''chiudo’’ la carta e mi impegno a fare la salita a testa bassa come se fosse una gara sul kilometro verticale e questo paga infatti riesco a staccare per l’ennesima volta Simone e un atleta del CCR.
I punti successivi li faccio molto bene senza esitazione e cerco di riprende un po’ di fiato per un’ altra tirata in salita in stile kilometro verticale sulla rampa che porta alla 27 cosi da avvantaggiarmi ancora un po’ sul atleta laziale per cercare di tenergli testa sulle tratte in piano che ci sono tra 27-28 e 28-29 purtroppo questo non accade e mi passa con facilità quindi decido di mettermi in scia per tentare un ultimo attacco sullo strappo finale che conduce alla 29 per cercare di non arrivare allo sprint finale spalla a spalla ma al nostro treno si aggiungono due atleti stranieri che mi ostacolano in salita non lasciandomi spazio e mi impedisco una rapida uscita dal punto , per la loro lentezza nella punzonatura, che mi avrebbe permesso di rimanere attaccato all’atleta laziale.

Purtroppo devo accontentarmi della 20° posizione, 5° degli italiani con il 4° posto a soli 4’’.


domenica 6 novembre 2016

Campionato Italiano mixrelay

Il 22 Ottobre ho preso parte al primo campionato italiano a staffetta mista sulla distanza sprint ( nuova formula introdotta per la prima volta ai WOC 2014 in Italia) che si è tenuta nel centro storico di Savona.

Io ho fatto il primo frazionista dell’unica staffetta della mia società, che oltre a me vedeva la presenza in seconda frazione di Franchi Elisa e in ultima frazione di James Della Vedova.
Parto a tutta per non perdere il treno dei migliori e in effetti prima del castello ero con Mik Franco e un atleta del Tarzo ma un errore alla prima ala di farfalla nel castello di Savona me li fa perdere.

Alla fine della prova capisco quanto sia importante l’allenamento per una gara sprint. Concludo la gara in 33’21’’ soddisfatto solo della prima parte di gara.






Coppa Italia Monte Beigua

Su consiglio del mio coach non prendo parte alla prova Elite per non affaticare la caviglia non ancora del tutto guarita dagli italiani long.
 Quindi prendo il via in MA provando a spingere dall’inizio alla fine. Ci riesco bene solo fino alla tratta 12-13 dove succede il disastro perché nella zona 13 la carta ( a mio parere) non è fatta benissimo, mancano delle carbonaie e una zona disboscata, se solo ci fosse stata quest’ultima avrei risolto il problema in pochissimo tempo.

Solo in quella tratta perdo 5/6 minuti e getto all’aria tutto quello fatto fino a quel momento. 







mercoledì 19 ottobre 2016



Coppa del trentino e Allenamento Milano Rubattino

Finalmente rientro alle gare dopo l’ infortunio dei Campionati Italiani Long.
Il week end 14-15-16 mi vede già in Trentino con la famiglia quindi decido che è ora di tornare a correre carta alla mano e prendo parte alla Coppa del Trentino che si tiene a Dimaro in Val di Sole.
Dopo due giorni di pioggia, il sole torna a splendere facendomi apprezzare le bellezze del Trentino.

La gara a Dimaro è su una distanza anomala una via di mezzo tra un sprint e una middle, ma per me è la distanza ideale per: ritrovare gli automatismi della sprint in vista dei campionati italiani mixrelay a Savona e per vedere come la caviglia reagisce a corse che superano i 30’.

La prima parte di gara si svolge nel centro abitato come una sprint classica e non commetto errori, solo un imprecisione nella tratta 3-4 e poi tutto liscio fino alla 9 dove una calo di concentrazione e una scelta non ottimale ( credo) mi portano a commettere un errore che mi costerà un bel po’ di tempo.

La seconda parte di cara si compone di tratte lunghe che si sviluppano nel bosco e nei campi limitrofi al centro abitato. In questa seconda metà di gara non commetto errori ma non riesco ancora a spingere al massimo sulle salite e non riesco a fare un ritmo molto elevato in bosco .


Allenamento a Rubattino

Martedì decido di andare a fare il percorso delle gara di TL che si è svolta domenica al Paro dell’ Acqua a Milano Rubattino.

Il percorso mi è piaciuto molto ma le sensazioni e il ritmo che ho tenuto anche di più.

Sono partito abbastanza veloce cercando di mantenerlo il più a lungo possibile, in  tutta la prova non commetto grossi errori solo alcune imprecisioni dovute alla mancanza dei punti (es punto 2-5-21).



domenica 2 ottobre 2016

Alpe Adria Cup e Campionati italiani Long e Relay
Quest’ anno trasferta lunghissima per prendere parte ai campionati italiani che coincidevano con le prove long e staffetta dell’ Alpe Adria Cup.
Dovendo affrontare un viaggio molto decido di aggregarmi alla rappresentativa lombarda e di utilizzare la prova middle del venerdì come allenamento per prendere confidenza con la carta e con il terreno carsico.
La middle del venerdì si tiene a Gropada su un terreno che non presenta pendenze significative ma con un infinità di muretti a secco e di sassi nascosti dall’ erba alta che non permettevano una corsa fluida.
La mia prova middle (stranamente) parte bene con solo una piccola sbavatura nella tratta 2-3 in cui sono stato salvato da una roulotte in una buca che mi ha fatto capire a che punto della tratta fossi, continuo con la striscia ‘’positiva’’ fino alla tratta 9-10, commettendo solo una sbavatura al punto 5 in cui arrivo alla buca che c’è ad est del punto.
9-10 In questa tratta succede di tutto, esco male dal punto, non riconosco il sentiero che doveva farmi da punto di riferimento a metà della tratta e quindi non capendo più nulla decido di tornare verso la curva del sentiero da cui ho attaccato in precedenza la 9 per poi prendere il sentiero che mi fa attaccare in modo corretto la 10.
Anche la 11 mi crea qualche problema, esco male dalla 10 e finisco in prossimità della 12 da cui attacco senza problemi la 11.
Da qui fino alla 20 non commetto più errori, affronto le tratte in sicurezza per non stancarmi troppo. Tra 20-21 mi faccio portare basso e finisco vicino alla buca che c’è a metà della tratta 21-22, ci metto un po’ a riconoscerla una volta che mi sono ritrovato riparto per la 21 e concludo la gara senza altri errori.
Chiudo la mia prova in 1:25:40, 41° in classifica generale, 19° degli italiani


PROVA LONG
Finalmente un sogno che si avvera, essere al via di un campionato italiano long distance ( la distanza classica) nella massima categoria (Man Elite).
In partenza sono calmo e sereno conoscendo le mie capacità di resistenza sulle lunghe distanze, l’unico dubbio che mi assilla è: ‘’quanto riuscirò a restare concentrato sulla carta?’’ questo non posso saperlo finche non provo quindi decido che è una cosa inutile preoccuparsi, e una volta oltrepassato il cancello del 3 abbandono il dubbio nella zona di riscaldamento.
La  mia partenza è tranquilla per trovare il giusto feeling con il terreno e con la scala della cartina (1:15000). I primi tre punti li affronto in sicurezza per cercare di anticipare la prima tratta lunga (3-4).
Nella prima tratta lunga credo di aver fatto la scelta giusta solo avrei dovuto affrontarla con più cattiveria e spingere di più sui tratti in cui il sentiero era ben visibile.
Nessun problema nei punti precedenti fino alla  9 che già in partenza sapevo che sarei arrivato leggermente a destra ma non so bene il perché mi sono fermato prima e mi sono buttato verso il muretto, sta di fatto che ho perso un bel po’ di tempo.
Dopo questo svarione continuo la bene senza altri problemi fini alla 2° tratta lunga 14-15, la mia scelta è stata quella di ripassare dalla 11 per poi farmi tutto il sentiero fino ad incrociare il muretto e da li risalire la collina fino alla traccia di sentiero e attaccare la 15 da li. Ma al primo bivio del sentiero no vado subito a destra e continuo fino ad una radura che nel piano iniziale non era prevista, da qui capisco che sono andato lungo e torno indietro al bivio e riprendo la strada giusta.
I punti seguenti bene senza grossi errori nell’ ultima tratta lunga 17-18 opto per il sentiero ma con il senno di poi punterei alla radura in cui sono finito prima, ma a questo punto della gara la mia testa non l’ ha nemmeno vista questa opzione, ma a parte questa scelta di percorso non impeccabile non ci sono stati altri intoppi.
La gara prosegue bene a ritmo più o meno costante con una svista poco prima della 21 in cui non ho ben capito come erano disposti i muretti, nella tratta successiva vengo ripreso da Manuel Negrello e decido, sentendo chele mie gambe stanno bene, di provare a stare al suo ritmo e qui succede il disastro….scavalcando l’ ennesimo muretto, questa volta più alto degli altri atterro male sulla caviglia e mi procuro una bella storta, dopo qualche minuto per capire come stava l’articolazione e per farmi passare il nervoso continuo la mia gara riuscendo a corricchiare in qualche tratto piano. Fino a  che ne pressi dalla 24 non capisco più nulla e non riesco ad identificare la recinzione parzialmente coperta dal numero della lanterna e impiego ben 19’ per arrivare al punto.
Concludo comunque la mia gara in 3:00:04 piazzandomi 47° della classifica generale e 27° degli italiani


Purtroppo nella notte tra sabato e domenica la mia caviglia si gonfia e al mattino non sono in grado di prendere il via della staffetta. 

martedì 30 agosto 2016

VERTIKAL 2000

Ormai il K2000 sta diventando un appuntamento fisso dell’ estate e dopo la delusione dell’ anno prima in cui siamo stati obbligati a dimezzare il percorso, arrivando solo fino ai 1000m di dislivello, per maltempo in quota, quest’ anno sono deciso ad arrivare al bivacco Pascal e completare gli 8km con 2000 m di dislivello.

Il sole quest’anno ci assiste, e dalla piazza di Morgex  si può già vedere il corridoio che ci obbligherà a salire per la linea di massima pendenza nel prato dopo il bosco di conifere.

Come è mia consuetudine mi piazzo in prima fila della mass start, perché so che nella prima parte è abbastanza contorta con passaggi stretti e stando davanti posso evitare di rimanere imbottigliato.

Parte la gara e subito il ritmo è alto ma la salita nel bosco ridimensiona molto i ritmi essendo abbastanza tecnica, con rocce che si muovono e non sai bene dove appoggiare il piede di spinta. Dopo il kilometro verticale entriamo nel prato ma non attacchiamo subito la linea di massima pendenza ma restiamo ancora su sentiero fino a che la fettuccia ci immette nel corridoio, la mia strategia è quella di salire costante fin che posso per poi darmi delle tappe intermedie dove fare un micro recupero per poi continuare.


Chiudo la mia prova al 90° posto con 2:25:43 al 90° posto assoluto, 75° tra gli uomini e 26° di categoria.






mercoledì 24 agosto 2016

#ORILBEM
Anche quest’anno è arrivata l’estate e finalmente il raduno, che si svolge alle Piane di Mocogno in provincia di Modena.
Questa edizione si apre con la gara valida per il campionato regionale long in cui faccio un solo grosso errore, con cui mando all’ aria qualsiasi idea di un piazzamento decente, e una sbavatura alla fine (dovuta alla stanchezza). Termino la gara in 1:31:35 ma poco importa perché la settimana che seguirà sarà piena di allenamenti che miglioreranno la mia tecnica, in vista degli importanti impegni di fine settembre.


Lunedì il primo allenamento che andiamo ad affrontare è sulla distanza a me meno congieniale (la  middle) ma le caratteristiche del bosco e della carta mi ricordano molto i boschi lombardi e con mia grande sorpresa mi trovo a mio agio e concludo una buona prova senza grandi svarioni!


Nel pomeriggio ci attende un allenamento multitecnica (line-o, curve di livello, bussola e distanze, sentiero o taglio?, tratta lunga, salita, costa) come mi aspettavo ho avuto qualche problemino nel line-o, mentre nelle altre tecniche nessun grosso problema, e ho avuto l’opportunità di confrontarmi con Alessio in due punti a curve di livello, in cui so di essere carente.


Martedì mattina ci siamo spostati al Passo delle radici in cui affronteremo un allenamento long che per me terminerà al punto 7 saltando il cambio carta per mantenere un po’ di energie per l’ allenamento del pomeriggio.

Al pomeriggio ci spostiamo a S. Anna Pelago per il control picking in cui sbaglio il primo punto e mi innervosisce un po’ ma riesco a continuare con un buon ritmo senza commettere altri errori!

Mercoledì facciamo allenamento solo al mattino con delle sprint intervals a Pavullo, qui ero nel mio elemento, mi trovo a mio agio nelle sprint, infatti non faccio errori fino alla fine quando non vedo un tratto magenta che sulla carta chiudeva un passaggio! Ma a parte questo sono molto contento dei miei tempi.



Giovedì è stata la giornata più bella e massacrante dell’ intera settimana. Al mattino siamo saliti di corsa in cima al Cimone e una successiva discesa molto veloce ha fatto uscire la mia passione per la corsa in montagna su sentiero.


Al pomeriggio ci siamo spostati a Fanano in cui facciamo riscaldamento per la successiva sprint a Sestola. Il riscaldamento si componeva di una prima parte su una linea e una successiva sprint.

La sprint a Sestola mi è piaciuta molto anche se ho fatto qualche errore e le gambe non andavano come avrei voluto, mi sono divertito e ho avuto buone sensazioni

Venerdì mattina partiamo nuovamente per Sant’ Anna Pelago nella stessa zona del control picking , arrivati in zona inizia un bel temporale ma questo ovviamente no ci ha fermato e siamo entrati in bosco per fare delle ali di farfalla. Concludo la prima con qualche problema in zona punto ma nel completare gli ultimi due punti sento un fastidio al ginocchio che già mi ha dato problemi prima dalla Night Hawk, quindi decido di fermarvi e saltar le due ali successive!

Pomeriggio c’è la staffetta dell’amicizia con 5 atleti per staffetta e consiste nel copiare, dal monitor, i punti e poi dividerli tra i 5 atleti in base alle proprie capacità. La gara è divisa in due parti finita la prima parte avremmo dovuto riunire l squadra per poi partire tutti insieme per il secondo giro. Io, essendo l’ unico avanzato del team ed essendoci alcuni punti fuori carta, tocca a me affrontare questi punti fuori carta e i punti più lontani mentre gli altri se li dividono gli altri componenti del team: Francesco, Tommaso, Irene e Maria Eugenia. Riusciamo a trminare la prova senza tralasciare punti e ci piazziamo all’8° posto.


Sabato, finito ufficialmente il raduno, prendiamo parte a due gare sprint, al mattino la prima manche a Fiumalbo: dove commetto  qualche errore ma com’era prevedibile le gambe sono appesantite dalla settimana di raduno ma risco comunque a piazzarmi in 16° posizione; al pomeriggio la seconda manche si svolge a Pievepelago dove ritrovo un po’ di freschezza nelle gambe e sena fare grossi errori riesco a piazzarmi in 15° posizione.



Domenica per chiudere in bellezza la settimana di raduno, prendiamo parte al campionato regionale a staffetta, io sono al lancio e faccio una frazione regolare con solo qualche sbavatura nella parte finale e do il cambio a Lorenzo in 6° posizione e lui con una buona prova ci riporta ai piedi del podio in 4° posizione ma saremo premiati al secondo posto perché davanti a noi si sono piazzate due staffette miste composte rispettivamente da Alessio Tenani e Michele Fiocca (2°) e da Luigi Giugliani e Marco Della Vedova (3°).




mercoledì 27 luglio 2016

Gran Trail Courmayeur
Questa volta non scrivo di gare di orienteering, ma di una gara di trail al cospetto di sua maestà il Monte Bianco.
Si tratta infatti del GTC (Gran Trail Courmayeur) a cui partecipo alla gara da 30 Km,  la mia prima volta ad un trail ho voluto affrontarla sui sentieri ‘’ di casa ’’, che mi hanno visto crescere, sui quali tutte le estati ad agosto mi alleno in vista della ripresa della stagione orientistica.
Il mio avvicinamento a questa gara non è stato dei migliori a causa esami universitari che ho dovuto affrontare dopo il week end passato a passo Coè per la Night Hawk Italia.
Al via con me c’è anche un altro orientista, si tratta di Fabrizio Abrate che arriva  questa gara avendo affrontato il trail al monte Chaberton, quindi con una preparazione migliore rispetto alla mia.
Il giorno della gara sono carico e pronto a dare il 110%, dopo un po’ di riscaldamento, con Fabrizio, mi posiziono sulla linea di partenza prendendo subito la prima fila per avere strada libera davanti a me nel primo tratto che si sviluppa tra le case di due frazioni di Courmayeur.
Lo speaker inizia il conto alla rovescia e la gara ha inizio, molti partono tranquilli mentre dalla testa dello schieramento (usando una terminologia ciclistica) parte un fuga di 5-6 atleti, io ovviamente non me lo faccio ripetere due volte ed entro nella fuga, che transiterà al rifugio Bertone, dopo circa 5.5 km e 800 m di dislivello, tra i 45-50 minuti di gara per poi lanciarsi nella prima ‘’ discesa’’ che porta al bivio dove parte il sentiero in costa che con molti sali e scendi conduce al rifugio Bonatti dove è situato il cancello orario a 2:45:00 di gara.
Durante il trasferimento tra i due rifugi, mi stacco da questo gruppetto perché la scelta dello zainetto più grande, rispetto a quello che utilizzo normale per il Raid, non mi consentiva di fare la stessa velocità che so di poter fare in quel tratto e vengo passato dai primi inseguitori. Transito al cancello orario dopo 2:16:00 di gara, e sono ancora nei primi 20 della classifica generale.
Dopo il ristoro, iniziano primi problemi qualche crampo allo stomaco e muscolare, proprio nella salita al Col Entre Deux Sauts vengo raggiunto e superato da Fabrizio, vedendomelo sfilare accanto reagisco cercando di sciogliere le gambe e risalgo il colle abbastanza bene ma i problemi maggiori sopraggiungono nella successiva discesa abbastanza tecnica verso il vallone dell’Arminaz. Arrivato in fondo mi disseto e inizio a salita al Col Sapen e sentendo che le gambe ci sono l’affronto con decisione sperando anche nella successiva discesa (molto tecnica) le gambe fossero state ancora reattive. Affrontando la discesa ricominciano i crampi sia allo stomaco che alle gambe, di fermarsi a un attimo e di fare qualche esercizio di stretching per ritrovare un po’ di freschezza nelle gambe non se ne parla, quindi continuo perdendo sempre più posizioni rispetto di quelle che recupero. Arrivato all’ ultimo ristoro trovo, a mia sorpresa, il brodo caldo, non proprio la bevanda migliore in un pomeriggio afoso di luglio, ma in quel momento è stato proprio un toccasana per il mio stomaco facendomi digerire e risolvendo uno dei miei problemi ora restavano solo i crampi alle gambe.
Riparto dal ristoro ripensando agli allenamenti e alle gare su lunga distanza che avevo affrontato, e mi torna in mente il Nirvana Raid del 2015 in Grigna dove, scendendo da manavello, avevo accusato le stesso problema alle gambe e brillantemente risolto al punto vicino alla cascata dove mi sono bagnato le gambe; continuo la “ corsa” con l’ unico obiettivo di trovare acqua fresca, anche se avevo appena passato un ruscello decido di non tornare indietro, anche se erano solo 600m, perché sapevo che dal li a poco avrei trovato una fontana; dopo aver rinfrescato le gambe mi sento quasi subito molto meglio e affronto la lunga discesa, prima in bosco poi nel centro di Courmayeur, a grande velocità perché sapevo che in quei 4 km che mancavano all’arrivo avrei potuto recuperare molte posizioni. E così è stato, soprattutto nel chilometro e mezzo in bosco, dove solitamente i trailer puri fanno più fatica a fare velocità, ho recuperato circa 8 posizioni mentre nella parte di asfalto che conduceva alla linea del traguardo ho fatto più fatica ma comunque sono riuscito a mettermene alle spalle altri 3 proprio nel passaggio in centro del paese mentre l’ultimo l’ho sopravanzato nel corridoio di arrivo
Chiudo il mio primo GTC con un tempo di 5:33:00, in 76° posizione in classifica generale e 13° in SEN1 M

È stata una bellissima esperienza! All’anno prossimo!

Pre-partenza


Sotto al rifugio Bonatti
Spilla Finisher

domenica 26 giugno 2016

Night Hawk Italia
Finalmente è arrivato il week end della prima Night Hawk Italia, prima gara italiana con la formula dell’ omonima staffetta norvegese, che consiste in due staffette ( una notturna e una diurna) a 4 frazionisti, ogni squadra doveva schierare almeno 4 atleti in quanto i 4 della staffetta notturna possono gareggiare anche di giorno.
Io faccio parte del team Red Hawks insieme ad altri due atleti dell’Agorosso ( Marco Della Vedova  e Lorenzo Pinna), due atleti del CUS Bologna ( Michele Caraglio e Andrea Bruno) e Michele Fiocca del CCR.
Il sabato pomeriggio decidiamo di andare a fare un allenamento preparato dall’ organizzazione a Lavarone in località Virti. Dopo questo allenamento sono soddisfatto della mia condizione, non al top della forma fisica ma finisco la prova con solo qualche sbavatura.


Alla sera siamo già a Passo Coè per prepararci alla staffetta notturna che prevede una mass start di tutti i componenti del team e poi si farà la sommatoria dei tempi che decidere la lista per la partenza a caccia del mattino dopo! Schieriamo Marco, Andrea e Fiocca nelle frazioni corte mentre Caraglio correrà la lunga!
La gara prende il via con lo spettacolo della mass start che fa percorrere agli atleti il perimetro del lago fino al punto K, e poi per me e Lorenzo l’unica cosa che possiamo fare è aspettare gli arrivi  e i passaggio al punto del percorso lungo per cercare di capire i distacchi e i rivali più pericolosi.
Dopo molte emozioni, finalmente la classifica parziale che ci vede terzi a 5’circa dalla staffetta mista TOL-Merano-TrentO e con 18’ dai diretti inseguitori del Tarzo.
Al mattino schieriamo due elementi freschi Lorenzo in 2° frazione. dopo il lancio di Fiocca , e io come terzo frazionista prima di Caraglio.
Io parto con un po’ di vantaggio sul Tarzo, nei primi 4 punti sono molto cauto e preciso ma alla 5 non trovo corrispondenza tra carta e terreno e perdo un sacco di tempo e grazie a Martina Palumbo mi ritrovo e insieme andiamo alla 6 dove molti hanno avuto problemi, ma io grazie ai consigli di Andrea la trovo senza problemi, restituendo i favore a Martina che sembrava che stesse andando leggermente lunga. Una volta nei prati ho lasciato andare le gambe e sono riuscito a lasciarmi dietro l’ errore e a fare la parte finale ad un buon ritmo praticamente senza errori!
A parte l’errore, l’unico rammarico è quello di non essere arrivato in tempo per dare il cambio a Mik!

Alla fine chiudiamo 4° dietro all’ Aaron team ( Debertolis, Bettega, Bettega e   Bettega), alla staffetta mista TOL-Merano-TrentO ( Marsoner, Rass, Neuhauser e Miori) e all’ orienteering Tarzo (De Noni, Venezian, De Noni, Nielsen e Pin (solo notte))

È stata un bellissima esperienza, sicuramente da ripetere l’ anno prossimo!!!

martedì 10 maggio 2016

Campionati italiani Sprint e Middle
Anche quest’anno i campionati italiani si svolgono in trentino, più precisamente a Caoria (sprint) e a Calaita (middle).

A Caoria ero deciso a far bene dopo le buone sensazioni avute a Revine Lago seguite da un buon piazzamento appena fuori dai 30, ma come mi capita SEMPRE non riesco a fare una sprint senza qualche errore più o meno grosso.
La prima sbavatura la faccio nella tratte 2-3 non riuscendo a prendere la via che passa dalla 6 quindi ho allargato un po’ la traiettoria, altra sbavatura dalla 5 alla 6 perché non vedo la possibilità di attaccare il punto da sinistra passando per il portico. Se fino ad ora sono state solo sbavature quello ne punto 8 è stato un vero e proprio errore che in una sprint è grave, infatti perdo circa 1’20’’ e mi gioco un buon piazzamento.  Per tutti gli altri punti non faccio più errori e cerco di spingere ogni tratta come se fosse l’ultima.
A fine gara non ero per niente soddisfatto della mia prova 45° classificato ma una volta che guardo la classifica senza stranieri mi ritrovo al 34° posto che mi fa vedere un miglioramento rispetto ai campionati sprint dell’ anno scorso dove pur non avendo sbaglio ho chiuso la prova al 41° posto.




Il giorno dopo ci spostiamo al lago di Calaita dove ci aspetta una middle su una carta ridotta a causa della nidificazione del gallo cedrone, ma non importa il luogo è magnifico.
La mia gara parte molto tranquilla perché non mi ero scaldato a dovere e per evitare errori già nella prima parte di gara. Infatti fino alla 9 non sbaglio praticamente nulla ma alla 10 arriva l’errore, decido di prendere il sentiero per andare più sicuro e usare i due sassi in fianco al sentiero come punti di attacco ma non so, forse la paura di andare troppo basso, giro più alto e perdo tanto tempo finche non intravedo le due radici, che sono appena sotto al mio punto, questo mi fa trovare il punto e fare i 3 punti seguenti senza errore. Alla 14, avviene l’esatto contrario del punto 10, scendo troppo e mi ritrovo alla 15. Puoi tutto bene fino alla fine riuscendo ancora a tirare bene nell’ultimo giro nel prato.

Chiudo in 42° posizione.    

giovedì 21 aprile 2016

2 Giorni Revine Vallorch

In questo week end mi trovo nella provincia di Treviso, dove prendo parte alla 2° prova di Sprint Race Tour, il sabato nel centro di Revine,  e alla 2° prova di Coppa Italia long nella foresta del Cansiglio.

2° Sprint Race Tour
La prova del sabato si svolge in un centro storico abbastanza intricato pieno di cortili e portici, circondato da prati.
Parto tranquillo per non fare errori e appena posso allungare le gambe mi danno buone sensazioni ma non spingo al massimo per evitare problemi il giorno dopo nella prova Long! Nella prima tratta lunga faccio un errore di scelta, anche se faccio la più corta (585m) ma rispetto alle altre presenta più dislivello (20m) ma con questa scelta ho potuto vedere il sentiero della tratta 15-16.
Con mia sorpresa faccio un buon tempo e mi classifico 33° con un tempo di 22:22



2° prova di Coppa Italia
Questa gara resterà sempre nei miei ricordi, certamente per il bellissimo bosco in cui si è svolta ma soprattutto perché è stata la mia prima Long in ME.
La gara si svolge in bosco completamente bianco pieno di carbonaie, cui bisogna avere dimestichezza con le curve di livello e con la bussola.
Nella prima parte di gara non faccio grossi errori anche se dalla 4-5 decido di risalire la collina e per poi ridiscenderla dal versante opposto invece di andare in costa, ma ho preferito farmi del dislivello ( stancando le gambe) e salvaguardare i piedi evitando una costa con dei sassi abbastanza ripida.
Nella seconda parte di gara dopo il passaggio al punto spettacolo faccio io primi due punti ( 16 e 17) ma quando devo affrontare la tratta lunga (17-18) a metà del trasferimento mi si spegne il cervello e mi ritrovo in una carbonaia vicino alla linea magenta che unisce la 24 alla 25, una volta ricollocato passo in fianco alla 21 ma vado ugualmente lungo poi riesco a riconcentrarmi sulla carta e trovo finalmente la 18.

Chiudo la prova in 2:02:03 in 25° posizione