giovedì 24 ottobre 2019

LimonExtreme Skyrace


Anche quest’anno partirò dal lungolago Guglielmo Marconi per affrontare il difficile e tecnico percorso della LimonExtreme che per la 7° volta consecutiva è anche la finale di Migu Run Skyrunner World Series.

In questa edizione i Top Runner prenderanno parte alla Skymaster una gara dedicata solo a chi ha preso parte al circuito di World Series e si è qualificato per questa finale, quindi non avrò la possibilità di confrontarmi con loro.

A questo giro la partenza è prevista alle 9:00, per motivi di sicurezza sarà posticipata alle 9:30 e non verrà fatta fare la salita al Monte Carone, ma comunque riusciranno a farci fare una gara di 20 Km con circa 2000m di dislivello.

Giunge il momento di partire e la tensione inizia a salire e quando ci danno il via tutto scompare, esiste solo la strada davanti a me e la voglia di spingere al massimo.


Come l’anno scorso nel tratto in mezzo a Limone si fa a spallate ad ogni curva e di certo non mi tiro indietro dal lottare per mantenere il ritmo, giunti su sentiero che si inerpica verso punta Larici cerco di alternare corsa a camminata veloce e ammetto che le sensazioni sono molto meglio di quelle dell’anno scorso.



Dopo il ristoro di punta larici parto verso la Mughera per il secondo ristoro, questo tratto è davvero bello con un sentiero abbastanza stretto, continui sali e scendi e alcune zone molto panoramiche che danno sul lago, se ovviamente le nuvole si diradassero un po’ ma anche in quelle condizioni c’è un qualcosa che mi fa di re “WOW”.

Giungo al ristoro mangio velocemente qualcosa e riparto verso la zona che a subito la variazione per motivi di sicurezza, di sicuro la salita a Monte Carone è molto bella ed impegnativa così come la discesa che segue ma devo ammettere che anche con questa variante il percorso resta altamente spettacolare.



Proprio in questo tratto mi rendo accorgo che in salita scivolo molto meno di chi è vicino e lo stesso vale in discesa così con il diminuire dei Kilometri che mi separano dal traguardo, inizio ad affrontare le salite con più aggressività e spingere sempre di più nei tratti tecnici delle discese (dove posso fare un po’ la differenza).

Pian piano salita dopo salita e discesa dopo discesa inizio a recuperare qualche posizione fino ad arrivare all’ultimo ristoro prima della Luunga discesa di quasi 7 km e mezzo che mi porterà sul lungolago.

In questa discesa non si ha mai un attimo di respiro bisogna stare sempre concentrati, scendo a tutta e inizio a recuperare parecchi atleti, alcuni dei quali mi avevano passato con parecchia foga nelle prime salite e che ora sono bloccati dai crampi, le mie gambe non sono messe meglio ma stringo i denti e continuo a spingere.

Prima di vedere il lago riesco a passare 8 persone, ma continuo a spingere anche se non so quanto se c’è ancora qualcuno davanti a me o c’è il vuoto, arrivato sulla “spiaggia” vedo altre persone non molto lontane, sono in 3, le gambe fanno male ma continuo a spingere voglio superarle o fallire nel provarci.

Li prendo e li supero tutti e vado a concludere questa mia seconda LimonExtreme in 3:47:45 chiudendo 243°/414 arrivati al traguardo (purtroppo non so quanti siano quelli che si sono ritirati) e mi piazzo in 61° posizione in M 20/29.



martedì 22 ottobre 2019

Campionato Ligure Long


Sembra un caso ma anche quest’anno per prima della Limonextreme prendo parte ad un campionato regionale Long, l’anno scorso era quello Lombardo a Ceci, quest’anno invece sono a Rovegno per quello Ligure.

Torno dopo sette anni a correre nel bosco di Annibale che mi ha visto prendere parte alla mia prima Coppa Italia.

Giungo a Rovegno con l’idea di correre con una cartina in scala 1:10000 invece scopro che correremo sul 7500, non ne sono entusiasta è parecchio tempo che non prendo in mano una cartina con quella scala, inizio il riscaldamento insieme a Guglielmo e Marco Anselmo  

La gara ha inizio e subito i primi disguidi dovuti alla scala della cartina che mi fa correre molto piano per il primo punto.

Continuo la mia gara in modo regolare con l’unica pecca che non sono per nulla preciso in zona punto (soprattutto alla 2) ma nei trasferimenti le gambe girano bene sia in salita che in discesa e senza troppo impegno per spingere.

Tra la 8 e la 9 vengo ripreso da Enrico Gottardo ma non mi affanno per stagli dietro, faccio le mie scelte, ma non riesci a staccarmi fino all’ultima tratta su sentiero dove mi davano fastidio i chiodi sotto i piedi e non ho spinto a tutta cercando di salvaguardare i piedi in vista dell’ultimo appuntamento dell’anno con le gare di Skyrace!