martedì 22 dicembre 2020

Vertikal Chiavenna – Lagunc

 

È giunto il momento di aggiornare il Blog dopo molti mesi di assenza con un post sulla Corsa in montagna only up

L’11 Ottobre sveglia alle 4:30 e si parte alla volta di Chiavenna (SO) per prendere parte all’ormai iconico Vertical fino alle baite di Lagunc, in soli 3 km di sviluppo si sale di 1000 metri di dislivello.

Io parto con il pettorale 60 (quindi tra gli ultimi) l’attesa è molto lunga e snervante, tempo sembra non passare più… guardo la partenza della gara femminile poi inizio un buon riscaldamento…

Finalmente tocca a me hai meno 10 si toglie la mascherina e alla fine del countdown si parte! Parto deciso, con un buon ritmo con l’obiettivo di correre ogni tratto senza scalini e valutare al momento quale sia la tecnica migliore per affrontare gli scalini!

Appena partito recupero i due atleti partiti prima di me e ne vedo un altro poco avanti ma da dietro stanno arrivando atleti decisamente più forti di me, poco importa corro come se non ci fosse nessuno!

Metro dopo metro, scalino dopo scalino, arrivo a metà del dislivello di giornata butto l’occhio all’orologio e indica 26:31 rimango un po’ sorpreso, sapevo che questo è un tracciato molto molto veloce ma non credevo di stare poco sopra hai 25 minuti, il mio primo pensiero è bene continuiamo così se riesco a spingere ancora posso stare sotto l’ora (mio best time sul K1000)!
Ritorno ad isolarmi e a spingere al massimo delle mie possibilità, le gambe bruciano ma inizio a vedere la luce in fondo al bosco e questo può solo stare a significare che il traguardo è vicinissimo… stringo i denti, sento il tifo di tutti gli atleti che già avevano concluso la gara mentre scendevano, vedo il traguardo e capisco che è il momento di sprintare e con un bel testa a testa con un altro atleta e tagliamo il traguardo!

Dopo essermi ripreso un minimo dallo sforzo guardo l’orologio e segna 49:19 non voglio crederci, mi giro a guardare il tabellone luminoso in cui appare il tempo ufficiale e segna proprio 49:19!!!
Sono talmente felice che non sento quasi nemmeno il male alle gambe, prendo il sacchetto del ristoro, mi cambio e scendo verso Chiavenna…

È stata una gara molto divertente con un tracciato veramente affascinante in cui, anche in periodo di pandemia come questo, il tifo non è mancato sia da parte di atleti e atlete che avevano già terminato la gara sia da spettatori del luogo e sempre nel rispetto delle normative anti-contagio!



venerdì 9 ottobre 2020

TROFEO NASEGO

 

Domenica 4 ottobre sono a Casto (BS) per prendere parte alla mia prima gara di corsa in montagna con la divisa dell’ A.S.D Inrun, la società per le gare di trail e sky, per l’occasione scelgo il campionato italiano lunghe distanze, che per quest’anno è il Trofeo Nasego!

Il Trofeo Nasego è una mezza maratona con 1326 metri di dislivello positivo, dopo un buon riscaldamento e qualche allungo, mi dirigo alla postazione dei giudici per terminare la procedura di spunta e poi prendere posto sulla grigli adi riscaldamento che gli organizzatori avevano predisposto per mantenere il distanziamento previsto dal regolamento FIDAL.




Tutti in posizione e alle 9.30 in punto prende il via la gara, inizio uno slalom per potermi portare avanti e non rimanere bloccato nel passaggio tra asfalto e sentiero.

Corro molto bene la prima parte e le sensazioni sono buone, so che non posso competere con gli atleti che fanno solo corsa in montagna nei tratti in piano… quindi decido che le salite (specie quelle corte) le affronto a tutta, tenere (per quanto possibile) in piano e lanciarmi a tutta in discesa, prendendomi anche tanti rischi per poter recuperare su quelli che avevo davanti e allungare sugli inseguitori e rimanere nel tempo che mi sono prefissato!

Un piano che sulla carta funziona alla grande… peccato che la salita al rifugio Nasego, l’ultima salita importante di giornata, me la immaginavo totalmente diversa.

Io mi aspettavo una salita parecchio dritta da affrontare ad un passo costante (non per forza di corsa), non sulla massima pendenza ma molto vicina a quella, invece è stata una salita molto lunga e con molti falsi piani tra un tornante e l’altro in cui dovevi rilanciare l’azione… riesco a farlo ma un cambio netto nel passo non è nelle mie corde (per il momento un domani chissà) figuriamoci con le gambe già abbastanza cotte.



Limito i danni su questa salita e dopo mezzo bicchiere di the al rifugio Nasego mi butto in discesa e fin da subito trovo un terreno più adatto a me e inizio a divertirmi un casino, ritrovo facilità di corsa e fluidità nei movimenti tiro a tutta fin che sono nel settore più tecnico della discesa… poi la discesa si fa più corribile e qui ho dovuto tirare fuori quello che non credevo di avere per stare con gli atleti davanti a me.

Faccio gli ultimi due km con altri 2 atleti che mi aiutano a mantenere alto il ritmo in qui tratti di asfalto e strada bianca in cui, lo ammetto, mi annoio abbastanza… fortunatamente per me prima dell’ultimo pezzettino di asfalto, il sentiero si restringe e li decido che è “adesso o mai più”, aumento violentemente il ritmo e cerco di lasciarli li entrambi… solo uno rimane indietro, rientriamo su un altro atleta e io non esito e lo passo subito anche se lo spazio non è molto, appena superato accellero ancora guadagnando quanto basta per arrivare al traguardo senza dovermi guardarmi le spalle.

 

Chiudo il trofeo Nasego in 2:31:05 quando io mi ero prefissato di stare nelle 2:30:00 ma per quest’anno anomalo, va bene così!

E’ stata una bellissima esperienza e sicuramente da ripetere, ma ora concentrato nel recupero per la prossima prova in montagna, probabilmente l’ultima (in gara) di questo 2020!

mercoledì 30 settembre 2020

Rientro alle gare di Orienteering

 

E’ passato un po’ dal mio rientro alle gare con bussola e cartina, ma finalmente sono qui a raccontare come è andato il mio week end di campionati italiani.

Quale rientro migliore alle gare se non quello di prendere parte ai Campionati Italiani nelle due distanze esattamente agli antipodi? Si esatto, sto parlando della sprint e della long!

Andiamo per ordine, sabato 12 sono a San Martino di Castrozza per la prova sprint… durante il riscaldamento le sensazioni sono buone però non sono del tutto convinto che la mia condizione fisica sia l’ideale per affrontare una sprint a tutta, do invece per certo di non aver più il colpo d’occhio nella lettura della carta.

Arriva il momento di partire e lo faccio a tutta come il solito… i primi 4 punti li faccio abbastanza bene senza strafare di corsa e mantenendo il contatto con la cartina, al punto 5 arriva l’errore… leggo male la carta e penso di poter attaccare il punto sotto sulla linea di massima pendenza ma in realtà non è proprio così semplice… quindi sono costretto a fare il giro.

Dopo l’errore, riprendo subito la concentrazione ma il ritmo di corsa cala drasticamente, da qui alla fine non commetto più errori grossi di percorso, forse solo la 20 ma è stata una scelta mia passare di lì, concludo la mia prova con il tempo di 23:40 che non mi soddisfa per nulla ma essendo la prima gara dopo tanto tempo va bene tutto.





Domenica invece ci spostiamo a Passo Valles per il Campionato Italiano Long Distance.

Per me l’obiettivo di giornata è finire la gara e divertirmi, parto molto titubante su come affrontare il primo punto non sono abbastanza sicuro per andare in costa e il giro “largo” mi sembra troppo largo… ne viene fuori una via di mezzo che mi fa fare solo un sacco di dislivello in più… per il punto due, invece, parto più convinto e faccio una buona scelta, l’unica pecca sono le gambe che faticano a prendere ritmo.  Successivamente mentre mi dirigo al punto 3 mi affianca Lorenzo Pittau, da qui fino a fine gare ci manterremo sempre a vista.

Chiudo questa prova long in 2:23:07 soddisfatto e contento di aver terminato questa prova.





lunedì 10 agosto 2020

Week End Dolomyths Run 2020

“Anche quest’anno per il terzo anno consecutivo sono a Canazei per prendere parte al week end della Dolomyths Run, quest’anno sono stato impegnato al venerdì mattina per il Vertical alla Crepa Neigra e la domenica nella gara regina la Sky!”

Così sarebbe iniziato il post delle gare che si sarebbero dovute disputare a Canazei tra il 17 e il 19 Luglio… ma a causa dell’emergenza sanitaria, le gare sono state rinviate al 2021.

Io ho deciso che, gare o non gare, quel week end sarei stato in Val di Fassa per il mio personale Week End di Dolomyths Run.

Non avendo ferie al lavoro, arrivo a Canazei il venerdì sera e dopo una bella dormita, sabato mattina sono pronto per affrontare la prova Sky…

Alle 9:00 circa parto da Piazza Marconi, inizio a risalire le piste da sci cercando di evitare i Biker, fino a raggiungere Passo Pordoi ci arrivo in un’ora e 12 circa…

Arrivato al passo inizio la salita a Forcella Pordoi passando sulle mitiche Z e fin dall’inizio ho notato che avevo un buon ritmo di camminata in salita e anche nella primissima parte della salita alla Forcella che fatta a gradini (che in gara ho sempre patito parecchio) vado su bene e quasi senza accorgermene sono all’inizio del tratto più duro della salita e poco dopo sono in forcella infatti, anche fermandomi a fare foto e ad ammirare il paesaggio, giungo a forcella Pordoi con 6 minuti di ritardo sul cancello orario della gara.





Continuo la mia corsa sui nevai che sono ancora presenti nel tratto che mi porta all’attacco del Piz Boe ma giunto all’inizio della salita noto che stanno arrivando delle nuvole nere e minacciose e che il sentiero che sale al rifugio Capanna Piz Fassa è pieno di gente e io odio camminare in fila indiana…




quindi, valutando tutte queste cose, decido di non salire al rifugio ma di prendere il sentiero che in costa porta direttamente al rifugio Boe per poi iniziare la discesa fino a Canazei passando prima dalla Val Lasties e poi da Pian Schiavaneis. 


Alla fine, giungo a Canazei in 4:28:43 molto soddisfatto del giro che ho fatto e felici di avere una condizione più o meno decente visto i mesi trascorsi senza potersi allenare…



 

Domenica vado alla scoperta di posti nuovi, partendo sempre da Canazei, percorro un primo tratto di asfalto fino ad Alba per poi prendere il sentiero che risale verso il rifugio Contrin, poco prima dell’attraversamento del fiume prendo il sentire che sale sulla destra che mi porterà al passo S. Nicolò.

Una volta risalito il fianco della montagna giungo al rifugio passo S. Nicolò, faccio una piccola sosta mi godo il panorama e mi rifocillo un po’ presso il rifugio prima di ripartire verso il rifugio Contrin…



Con la pancia quasi piena, scendo verso il Contrin divertendomi tantissimo a fare questa discesa con tratti molto corribili a tratti più tecnici.




Arrivato al rifugio salgo risalgo verso passo Ombretta a 2700m di quota godendomi gli aspri paesaggi dolomitici, arrivato al passo visto il poco tempo a mia disposizione, ridiscendo verso Canazei.





Porto a casa un bellissimo allenamento che, se avevo più tempo a mia disposizione, sarebbe stato molto più lungo.





Comunque sono molto soddisfatto che, in quest’anno anomalo, sono riuscito a portare a termine due mezze maratone in montagna in due giorni consecutivi!



venerdì 24 luglio 2020

27 e 28 Giugno 2020 Valle d'Aosta


Nell’ultimo week end di Giugno, come da consueto negli ultimi anni, vado in Valle d’Aosta per preparare le prime gare della stagione Sky/Trail in altura… quest’anno data la situazione non ci sono gare da preparare quindi decido di sfruttare le mie uscite per scoprire posti nuovi in cui sarei sempre voluto andare e per immergermi nella natura e ricaricare le batterie.

Anche quest’anno, come nel 2019 faccio base a Cogne… Sabato i miei programmi prevedono la partenza da Valnontay con destinazione Bivacco Leonessa e poi se c’era tempo l’attraversata dall’Herbetet al Rifugio Vittorio Sella….

La giornata è un po’ nuvolosa ma sembrano nuvole da poco conto mi dirigo per la mia strada con buon ritmo e risalgo velocemente la valle fin sotto al quasi sotto al ghiacciaio dove c’è il bivio che porta verso i bivacchi Borghi e Martinotti.

Da qui inizia la salita vera e propria che mi porterà prima verso i casolari dell’Herbetet dove mi soffermo a guardare un gruppo di giovani stambecchi poi continuo a risalire verso il bivacco Leonessa, più salgo più incontro neve e si progredisce a fatica, arrivato al punto in cui devo attraversare il torrente che mi rendo conto di aver lasciato in macchina i ramponcini e che le nubi si fanno sempre più nere e minacciose.

Decido a malincuore di ridiscendere verso i casolari e faccio bene visto che dopo pochi minuti di discesa inizia diluviare, arrivato ai casolari mi guardo attorno alla ricerca di una tettoia che purtroppo non c’è, quindi continuo la mia discesa sino a Valnontay e si lo ammetto che mi sono divertito tantissimo correre in discesa sotto il diluvio.

Con questa ritirata finisce il mio allenamento del sabato..







La giornata di Domenica inizia all’alba, carico le ultime cose in macchina e mi avvio verso Valpelline dove finalmente incontrerò alcuni atleti del Team Inrun, la mia nuova società per le gare di Trail e Sky.

Alle 8, dopo le presentazioni di rito, siamo pronti a partire con destinazione Becca di Viou…

Saliamo ad un ritmo tranquillo adatto a tutti in modo che nessuno rimanesse in dietro…

Per me è stata una bellissima esperienza, che ripeteremo senz’altro, in cui ho avuto la possibilità di conoscere nuove persone con cui condivido la passione per le corse a fil di cielo e per la montagna… e in più ho scoperto un nuovo bellissimo posto in cui poter andare a correre..







giovedì 4 giugno 2020

Ritorno tra i monti


Dopo mesi in quarantena in cui non ci si poteva muovere, finalmente torno in montagna, quale modo migliore per passare il due giugno…

Martedì mattina la sveglia suona alla 4:50 e dopo un’abbondante colazione si parte in direzione Pasturo (LC) con l’intento di percorrere i sentieri della ZacUp

Alle 7:30 giungo a destinazione e mi preparo per la mia uscita in Grigna… una rapida occhiata al materiale e alle 7:40 si parte

Partenza veloce ma non troppo e mi sento molto bene nei tratti in salita anche se la preparazione non è al top…

Corro si per allenarmi ma oggi non è solo quello l’obiettivo…oggi voglio trascorrere una bella giornata tra le montagne e godermi i paesaggi con la pace e la quiete che caratterizza quei posti.

Alle 8:45 dopo poco più di un ora giungo al rifugio Riva dove scambio alcune parole con le persone che ci lavorano poi riparto alla volta del Rifugio Bogani sapendo che da lì in poi la salita si farà impegnativa con l’inizio dei tratti attrezzati.




Risalgo il tratto attrezzato in maniera molto lenta, ammirando la flora e la fauna che incontro sul mio cammino, quando tornerò su quel sentiero credo che sarò in gara e dovrò dare tutto me stesso senza soffermarmi su quello che mi sta attorno… giungo a Passo Zapel e da qui inizia un sali e scendi fino al Rifugio Bogani a cui non arriverò mai…




A passo infatti ho incontrato due sci-alpinisti che mi hanno informato delle condizioni del tracciato nella parte alta e mi avvisano che in rifugio a cui sto andando è chiuso (cosa che sospettavo) e che non è presente nemmeno un fontanella esterna dove posso rabboccare le borracce… valutando queste informazioni e tenendo conto che sono poco più di 3 ore che sono in giro e che devo rientrare a casa abbastanza presto, prendo la sofferta decisione di tornare indietro.


Ripercorro il sentiero di salita rifornendomi di acqua ad un ruscello dopo il tratto attrezzato, una volta giunto al rifugio Riva, decido di non tornare per il sentiero di salita ma seguendo la cartina che ho portato con me scendo direttamente a Baiedo.

Anche se ho dovuto rinunciare a completare il giro della ZacUp per motivi che non dipendevano da me sono comunque soddisfatto del giro che ho fatto e di come il mio corpo ha reagito alla prima uscita lunga in montagna..

Porto a casa un uscita di 5:16:55 per 23.03 km con 1892 m di dislivello


venerdì 17 gennaio 2020

Orienteering nelle vacanze natalizie


In queste vacanze natalizie non mi sono solo dedicato ad allenarmi di corsa (come accadeva spesso gli anni scorsi) ma mi sono dedicato tempo anche alla tecnica.
Come prima tappa sono andato in Trentino per una piccola vacanza con i miei genitori in cui ho potuto allenarmi, non quanto avrei voluto lo ammetto ma poco è meglio di nulla.

Il mattino di Santo Stefano mi stampo l’ultima cartina che mi mancava per gli allenamenti e sono pronto per mettermi in viaggio, nel primo pomeriggio per Baselga di Pinè, dove starò per qualche giorno.

Il mio viaggio prevede una sosta ad Aldeno, dove il 22/12 è andata in scena la seconda prova dell'Oricup Inverno 2019, per il primo allenamento di questa minivacanza.


Giunto ad Aldeno sono già le 16:30 e sta calando la sera, mi preparo per l’allenamento ma scelgo di non prendere con me la pila frontale, pessima scelta già al 7° punto non riesco più a leggere la cartina e sono costretto a fermarmi sotto i lampioni e poi andare a memory. Concludo comunque un bell'allenamento con buone sensazioni.

Il giorno dopo decido di fare il mio secondo allenamento poco prima di pranzo direttamente a Baselga di Pinè, sfruttando anche qui una tappa dell'Oricup Inverno del 2012.
Qui parto decisamente bene e pimpante ma incappo in un errore di scelta per andare alla 5, infatti scelgo di prendere la via di destra per girare intorno al Doss senza tenere conto dei danni causati dalla tempesta Vaia…quindi mi ritrovo in mezzo a degli alberi abbattuti e ci metto un po’ ad uscirne.


Passato questo momento critico l’allenamento procede spedito fino alla tratta 11-12 dove vorrei prendere le scalette che scendono poco dopo la 11 ma la strada è sbarrata da un cane e quindi decido ti fare dietro front e ritornare da dove sono venuto. Poi anche la tratta che porta all'ultimo punto non ho voluto attraversare il campo quindi sono passato dal sentiero uscendo fuori carta.


TRAINING CAMP PROVENZA

Dal 2 al 5 di gennaio mi sono recato in Provenza in zona Sisteron con il Team Junior lombardo, un viaggio lungo e impegnativo ma quello che ho trovato durante gli allenamenti mi ha ripagato le fatiche del viaggio.

PRIMO GIORNO

Venerdì al nostro arrivo ci aspetta un allenamento multipost a Salignac, un tipo di allenamento che a me serve parecchio in quanto passo tanto tempo senza una cartina in mano durante il periodo invernale e un allenamento di questo tipo con tanti punti ravvicinati mi permette di rinfrescare gli automatismi nella lettura della carta e prendere confidenza con il terreno.
Purtroppo non riesco a finire l’allenamento, un po’ dovuto al fatto che da un certo punto in poi non erano più posate le fettucce, a causa di un errore mi sono scoraggiato e unito alla stanchezza del viaggio mi hanno fatto propendere per il rientro anticipato alle macchine.



SECONDO GIORNO
Il secondo giorno ritorniamo a Saligna, al mattino ci aspetta un allenamento con solo curve di livello e con segnato i vari punti di attacco su una carta limitrofa a quella del multipost.


Come sempre, quando parto per questo tipo di allenamento, non mi fido molto delle mie capacità con le curve di livello ma poi punto dopo punto prendo sempre più sicurezza fino a fare la seconda parte di allenamento in maniera fluida e decisa.
Il posto si presta benissimo a questo tipo di allenamento, la poca vegetazione ti permette di guardare lontano e le forme sono ben visibili.
Allenamento molto divertente da cui porto a casa buone sensazioni e buone prospettive di far bene anche in gara basandomi sulle forme del terreno.
Al pomeriggio mentre gli junior fanno allenamento di cartografia, noi elite torniamo sulla carta di venerdì per un allenamento middle poco sotto al ritmo gara, proprio questo “vincolo” del ritmo gara mi porterà a commettere un errore di scelta, se così lo si può definire, nella tratta 6-7 in cui scelgo di fare il giro da sentiero, arrivare poco prima della partenza scendere verso la 2 per poi valutare, dalla parte opposta del ruscello, dove fosse posizionata la 7, prendere dei punti di riferimento e a quel punto scendere lungo la massima pendenza e risalire in maniera più diretta possibile. La scelta non paga in termini di tempo ma in compenso arrivo esatto sul cocuzzolo della 7.

TERZO GIORNO
Al terzo giorno ci spostiamo sulla carta di Pavoux, ne pressi di Forcalquier.

Traccia Loop tranquilli

Al mattino abbiamo in programma dei loop rerun in cui lo scopo è fare un primo giro a buon ritmo e un secondo giro a ritmo gara.
Traccia Loop rerun
Sono abbastanza soddisfatto dei miei loop e dei miei ritmi, l’unica cosa che mi spiace è stato aver posato “male” il primo punto del loop, anche se non di molto ma comunque era sbagliato.

Prima dell’allenamento, io, Michele, Irene, Federica, Andrea ed Enrico ci prendiamo un po’ di tempo per visitare la zona di Les Mourres dove ci sono dei sassi a forma di “fungo” gigante che sono veramente impressionati.

Dopo la gita ci spostiamo sulla carta dell’allenamento pomeridiano, dove ci aspetta un allenamento multitecnica, si parte con un primo corto corridoio poi passare ad un allenamento multipost (come il primo giorno) seguito da un punto ad azimut, un altro corridoio più lungo per poi fare altri due punti ad azimut, infine nelle ultime tratte la carta e sprovvista di curve di livello quindi bisogna orientarsi solo con la vegetazione.

Tra tutte questa tecniche ho trovato molto difficile orientarsi senza le curve di livello, in cui sono arrivato un po’ stanco ed insieme ad Andrea ed Enrico, quindi ho scelto di affidarmi a loro cercando di rimanere comunque concentrato sulla carta e capire la strada che stavamo affrontando. Sicuramente in una gara avrei scelto di salire fino al sentiero oppure scendere verso la strada, credo che entrambe le scelte sia più veloci che passare in bosco basandosi solo sulla vegetazione.

ULTIMO GIORNO

Nell’ultimo giorno è previsto solo un allenamento al mattino e lo svolgeremo a Pas Des Boeuf dove, per noi elite, si svolgerà un allenamento Long su carta completa.
Un terreno davvero bello e un sacco divertente. Subito alla prima commetto quello, che subito sul momento credo essere un errore ma quando arrivo sul punto, mi rendo conto che per due volte ci sono passato a fianco e non lo avevo visto.
Dopo quest’errore sono in compagnia di Andrea e continuiamo tutto l’allenamento insieme ma “guidando” un po’ ciascuno, come se fosse una sorte di segui Jonh.
È stato molto istruttivo per me fare questo allenamento così, perché con la presenza di Andrea con me potevo osare maggiormente nelle scelte e prendermi “rischi” che da solo non mi sarei preso, nel senso che avrei optato per scelte più sicure.
Da questa 4 giorni in Francia torno a casa un bel po’ di esperienza su terreni diversi dai nostri e con buone sensazioni che mi fanno ben sperare per i primi eventi della stagione.