mercoledì 27 luglio 2016

Gran Trail Courmayeur
Questa volta non scrivo di gare di orienteering, ma di una gara di trail al cospetto di sua maestà il Monte Bianco.
Si tratta infatti del GTC (Gran Trail Courmayeur) a cui partecipo alla gara da 30 Km,  la mia prima volta ad un trail ho voluto affrontarla sui sentieri ‘’ di casa ’’, che mi hanno visto crescere, sui quali tutte le estati ad agosto mi alleno in vista della ripresa della stagione orientistica.
Il mio avvicinamento a questa gara non è stato dei migliori a causa esami universitari che ho dovuto affrontare dopo il week end passato a passo Coè per la Night Hawk Italia.
Al via con me c’è anche un altro orientista, si tratta di Fabrizio Abrate che arriva  questa gara avendo affrontato il trail al monte Chaberton, quindi con una preparazione migliore rispetto alla mia.
Il giorno della gara sono carico e pronto a dare il 110%, dopo un po’ di riscaldamento, con Fabrizio, mi posiziono sulla linea di partenza prendendo subito la prima fila per avere strada libera davanti a me nel primo tratto che si sviluppa tra le case di due frazioni di Courmayeur.
Lo speaker inizia il conto alla rovescia e la gara ha inizio, molti partono tranquilli mentre dalla testa dello schieramento (usando una terminologia ciclistica) parte un fuga di 5-6 atleti, io ovviamente non me lo faccio ripetere due volte ed entro nella fuga, che transiterà al rifugio Bertone, dopo circa 5.5 km e 800 m di dislivello, tra i 45-50 minuti di gara per poi lanciarsi nella prima ‘’ discesa’’ che porta al bivio dove parte il sentiero in costa che con molti sali e scendi conduce al rifugio Bonatti dove è situato il cancello orario a 2:45:00 di gara.
Durante il trasferimento tra i due rifugi, mi stacco da questo gruppetto perché la scelta dello zainetto più grande, rispetto a quello che utilizzo normale per il Raid, non mi consentiva di fare la stessa velocità che so di poter fare in quel tratto e vengo passato dai primi inseguitori. Transito al cancello orario dopo 2:16:00 di gara, e sono ancora nei primi 20 della classifica generale.
Dopo il ristoro, iniziano primi problemi qualche crampo allo stomaco e muscolare, proprio nella salita al Col Entre Deux Sauts vengo raggiunto e superato da Fabrizio, vedendomelo sfilare accanto reagisco cercando di sciogliere le gambe e risalgo il colle abbastanza bene ma i problemi maggiori sopraggiungono nella successiva discesa abbastanza tecnica verso il vallone dell’Arminaz. Arrivato in fondo mi disseto e inizio a salita al Col Sapen e sentendo che le gambe ci sono l’affronto con decisione sperando anche nella successiva discesa (molto tecnica) le gambe fossero state ancora reattive. Affrontando la discesa ricominciano i crampi sia allo stomaco che alle gambe, di fermarsi a un attimo e di fare qualche esercizio di stretching per ritrovare un po’ di freschezza nelle gambe non se ne parla, quindi continuo perdendo sempre più posizioni rispetto di quelle che recupero. Arrivato all’ ultimo ristoro trovo, a mia sorpresa, il brodo caldo, non proprio la bevanda migliore in un pomeriggio afoso di luglio, ma in quel momento è stato proprio un toccasana per il mio stomaco facendomi digerire e risolvendo uno dei miei problemi ora restavano solo i crampi alle gambe.
Riparto dal ristoro ripensando agli allenamenti e alle gare su lunga distanza che avevo affrontato, e mi torna in mente il Nirvana Raid del 2015 in Grigna dove, scendendo da manavello, avevo accusato le stesso problema alle gambe e brillantemente risolto al punto vicino alla cascata dove mi sono bagnato le gambe; continuo la “ corsa” con l’ unico obiettivo di trovare acqua fresca, anche se avevo appena passato un ruscello decido di non tornare indietro, anche se erano solo 600m, perché sapevo che dal li a poco avrei trovato una fontana; dopo aver rinfrescato le gambe mi sento quasi subito molto meglio e affronto la lunga discesa, prima in bosco poi nel centro di Courmayeur, a grande velocità perché sapevo che in quei 4 km che mancavano all’arrivo avrei potuto recuperare molte posizioni. E così è stato, soprattutto nel chilometro e mezzo in bosco, dove solitamente i trailer puri fanno più fatica a fare velocità, ho recuperato circa 8 posizioni mentre nella parte di asfalto che conduceva alla linea del traguardo ho fatto più fatica ma comunque sono riuscito a mettermene alle spalle altri 3 proprio nel passaggio in centro del paese mentre l’ultimo l’ho sopravanzato nel corridoio di arrivo
Chiudo il mio primo GTC con un tempo di 5:33:00, in 76° posizione in classifica generale e 13° in SEN1 M

È stata una bellissima esperienza! All’anno prossimo!

Pre-partenza


Sotto al rifugio Bonatti
Spilla Finisher