Gran Trail Courmayeur
Questa volta non scrivo di gare di orienteering, ma di una
gara di trail al cospetto di sua maestà il Monte Bianco.
Si tratta infatti del GTC (Gran Trail Courmayeur) a cui
partecipo alla gara da 30 Km, la mia
prima volta ad un trail ho voluto affrontarla sui sentieri ‘’ di casa ’’, che
mi hanno visto crescere, sui quali tutte le estati ad agosto mi alleno in vista
della ripresa della stagione orientistica.
Il mio avvicinamento a questa gara non è stato dei migliori a
causa esami universitari che ho dovuto affrontare dopo il week end passato a
passo Coè per la Night Hawk Italia.
Al via con me c’è anche un altro orientista, si tratta di
Fabrizio Abrate che arriva questa gara
avendo affrontato il trail al monte Chaberton, quindi con una preparazione
migliore rispetto alla mia.
Il giorno della gara sono carico e pronto a dare il 110%,
dopo un po’ di riscaldamento, con Fabrizio, mi posiziono sulla linea di
partenza prendendo subito la prima fila per avere strada libera davanti a me
nel primo tratto che si sviluppa tra le case di due frazioni di Courmayeur.
Lo speaker inizia il conto alla rovescia e la gara ha inizio,
molti partono tranquilli mentre dalla testa dello schieramento (usando una
terminologia ciclistica) parte un fuga di 5-6 atleti, io ovviamente non me lo
faccio ripetere due volte ed entro nella fuga, che transiterà al rifugio
Bertone, dopo circa 5.5 km e 800 m di dislivello, tra i 45-50 minuti di gara
per poi lanciarsi nella prima ‘’ discesa’’ che porta al bivio dove parte il
sentiero in costa che con molti sali e scendi conduce al rifugio Bonatti dove è
situato il cancello orario a 2:45:00 di gara.
Durante il trasferimento tra i due rifugi, mi stacco da
questo gruppetto perché la scelta dello zainetto più grande, rispetto a quello
che utilizzo normale per il Raid, non mi consentiva di fare la stessa velocità
che so di poter fare in quel tratto e vengo passato dai primi inseguitori.
Transito al cancello orario dopo 2:16:00 di gara, e sono ancora nei primi 20
della classifica generale.
Dopo il ristoro, iniziano primi problemi qualche crampo allo
stomaco e muscolare, proprio nella salita al Col Entre Deux Sauts vengo
raggiunto e superato da Fabrizio, vedendomelo sfilare accanto reagisco cercando
di sciogliere le gambe e risalgo il colle abbastanza bene ma i problemi
maggiori sopraggiungono nella successiva discesa abbastanza tecnica verso il
vallone dell’Arminaz. Arrivato in fondo mi disseto e inizio a salita al Col Sapen
e sentendo che le gambe ci sono l’affronto con decisione sperando anche nella
successiva discesa (molto tecnica) le gambe fossero state ancora reattive. Affrontando
la discesa ricominciano i crampi sia allo stomaco che alle gambe, di fermarsi a
un attimo e di fare qualche esercizio di stretching per ritrovare un po’ di
freschezza nelle gambe non se ne parla, quindi continuo perdendo sempre più
posizioni rispetto di quelle che recupero. Arrivato all’ ultimo ristoro trovo,
a mia sorpresa, il brodo caldo, non proprio la bevanda migliore in un pomeriggio
afoso di luglio, ma in quel momento è stato proprio un toccasana per il mio
stomaco facendomi digerire e risolvendo uno dei miei problemi ora restavano
solo i crampi alle gambe.
Riparto dal ristoro ripensando agli allenamenti e alle gare
su lunga distanza che avevo affrontato, e mi torna in mente il Nirvana Raid del
2015 in Grigna dove, scendendo da manavello, avevo accusato le stesso problema
alle gambe e brillantemente risolto al punto vicino alla cascata dove mi sono
bagnato le gambe; continuo la “ corsa” con l’ unico obiettivo di trovare acqua
fresca, anche se avevo appena passato un ruscello decido di non tornare
indietro, anche se erano solo 600m, perché sapevo che dal li a poco avrei
trovato una fontana; dopo aver rinfrescato le gambe mi sento quasi subito molto
meglio e affronto la lunga discesa, prima in bosco poi nel centro di Courmayeur,
a grande velocità perché sapevo che in quei 4 km che mancavano all’arrivo avrei
potuto recuperare molte posizioni. E così è stato, soprattutto nel chilometro e
mezzo in bosco, dove solitamente i trailer puri fanno più fatica a fare
velocità, ho recuperato circa 8 posizioni mentre nella parte di asfalto che
conduceva alla linea del traguardo ho fatto più fatica ma comunque sono
riuscito a mettermene alle spalle altri 3 proprio nel passaggio in centro del
paese mentre l’ultimo l’ho sopravanzato nel corridoio di arrivo
Chiudo il mio primo GTC con un tempo di 5:33:00, in 76°
posizione in classifica generale e 13° in SEN1 M
È stata una bellissima esperienza! All’anno prossimo!
Pre-partenza |
Spilla Finisher |
Nessun commento:
Posta un commento