Alpe Adria Cup e Campionati italiani Long e Relay
Quest’ anno trasferta lunghissima per prendere parte ai
campionati italiani che coincidevano con le prove long e staffetta dell’ Alpe
Adria Cup.
Dovendo affrontare un viaggio molto decido di aggregarmi alla
rappresentativa lombarda e di utilizzare la prova middle del venerdì come
allenamento per prendere confidenza con la carta e con il terreno carsico.
La middle del venerdì si tiene a Gropada su un terreno che
non presenta pendenze significative ma con un infinità di muretti a secco e di
sassi nascosti dall’ erba alta che non permettevano una corsa fluida.
La mia prova middle (stranamente) parte bene con solo una
piccola sbavatura nella tratta 2-3 in cui sono stato salvato da una roulotte in
una buca che mi ha fatto capire a che punto della tratta fossi, continuo con la
striscia ‘’positiva’’ fino alla tratta 9-10, commettendo solo una sbavatura al
punto 5 in cui arrivo alla buca che c’è ad est del punto.
9-10 In questa tratta succede di tutto, esco male dal punto,
non riconosco il sentiero che doveva farmi da punto di riferimento a metà della
tratta e quindi non capendo più nulla decido di tornare verso la curva del
sentiero da cui ho attaccato in precedenza la 9 per poi prendere il sentiero
che mi fa attaccare in modo corretto la 10.
Anche la 11 mi crea qualche problema, esco male dalla 10 e
finisco in prossimità della 12 da cui attacco senza problemi la 11.
Da qui fino alla 20 non commetto più errori, affronto le
tratte in sicurezza per non stancarmi troppo. Tra 20-21 mi faccio portare basso
e finisco vicino alla buca che c’è a metà della tratta 21-22, ci metto un po’ a
riconoscerla una volta che mi sono ritrovato riparto per la 21 e concludo la
gara senza altri errori.
Chiudo la mia prova in 1:25:40, 41° in classifica generale,
19° degli italiani
PROVA LONG
Finalmente un sogno che si avvera, essere al via di un
campionato italiano long distance ( la distanza classica) nella massima
categoria (Man Elite).
In partenza sono calmo e sereno conoscendo le mie capacità di
resistenza sulle lunghe distanze, l’unico dubbio che mi assilla è: ‘’quanto
riuscirò a restare concentrato sulla carta?’’ questo non posso saperlo finche
non provo quindi decido che è una cosa inutile preoccuparsi, e una volta oltrepassato
il cancello del 3 abbandono il dubbio nella zona di riscaldamento.
La mia partenza è
tranquilla per trovare il giusto feeling con il terreno e con la scala della
cartina (1:15000). I primi tre punti li affronto in sicurezza per cercare di
anticipare la prima tratta lunga (3-4).
Nella prima tratta lunga credo di aver fatto la scelta giusta
solo avrei dovuto affrontarla con più cattiveria e spingere di più sui tratti
in cui il sentiero era ben visibile.
Nessun problema nei punti precedenti fino alla 9 che già in partenza sapevo che sarei
arrivato leggermente a destra ma non so bene il perché mi sono fermato prima e
mi sono buttato verso il muretto, sta di fatto che ho perso un bel po’ di
tempo.
Dopo questo svarione continuo la bene senza altri problemi
fini alla 2° tratta lunga 14-15, la mia scelta è stata quella di ripassare
dalla 11 per poi farmi tutto il sentiero fino ad incrociare il muretto e da li
risalire la collina fino alla traccia di sentiero e attaccare la 15 da li. Ma al
primo bivio del sentiero no vado subito a destra e continuo fino ad una radura
che nel piano iniziale non era prevista, da qui capisco che sono andato lungo e
torno indietro al bivio e riprendo la strada giusta.
I punti seguenti bene senza grossi errori nell’ ultima tratta
lunga 17-18 opto per il sentiero ma con il senno di poi punterei alla radura in
cui sono finito prima, ma a questo punto della gara la mia testa non l’ ha
nemmeno vista questa opzione, ma a parte questa scelta di percorso non
impeccabile non ci sono stati altri intoppi.
La gara prosegue bene a ritmo più o meno costante con una
svista poco prima della 21 in cui non ho ben capito come erano disposti i
muretti, nella tratta successiva vengo ripreso da Manuel Negrello e decido,
sentendo chele mie gambe stanno bene, di provare a stare al suo ritmo e qui
succede il disastro….scavalcando l’ ennesimo muretto, questa volta più alto
degli altri atterro male sulla caviglia e mi procuro una bella storta, dopo
qualche minuto per capire come stava l’articolazione e per farmi passare il
nervoso continuo la mia gara riuscendo a corricchiare in qualche tratto piano. Fino
a che ne pressi dalla 24 non capisco più
nulla e non riesco ad identificare la recinzione parzialmente coperta dal
numero della lanterna e impiego ben 19’ per arrivare al punto.
Concludo comunque la mia gara in 3:00:04 piazzandomi 47° della
classifica generale e 27° degli italiani
Purtroppo nella notte tra sabato e domenica la mia caviglia
si gonfia e al mattino non sono in grado di prendere il via della staffetta.
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