sabato 18 agosto 2018

Dolomyths run Sky


Qualcuno mi ha chiesto da dove è nata l’idea di prendere parte ad una delle gare Classiche dello Skyrunning mondiale, una delle poche rimaste in Italia, io rispondo che tutto nasce quando un giorno per caso ho visto il video della 16° edizione in cui due grandissimi interpreti di questa disciplina si affrontano in un duello senza esclusione di colpi sia in salita da Canazei al Piz Boè e in discesa per la Val Lasties fino a tornare a Canazei, queste due persone sono, ovviamente, Kilian Jornet Burgada e Marco De Gasperi.

Però credo che il colpo di grazia me l’abbia dato Dario Pedrotti con il suo libro “Diari di uno Scairanner” in cui racconta delle sue varie edizioni per togliersi una soddisfazione, forse più grande di finire la gara, quella di finire la gara correndo il percorso originale che comprende il raggiungimento dei 3152m del rifugio Capanna di Fassa in cima al Piz Boè.

A me fortunatamente è andata meglio alla mia prima partecipazione ho la possibilità di gareggiare sull’ intero percorso anche se con molte molte preghiere per evitare che a causa del maltempo accorciassero la gara e ci impedissero di raggiungere la cima e per evitare che una nuvola mi impedisse di godermi lo spettacolo di un paesaggio lunare e magico.

Il sogno inizia tramutarsi in realtà quando sabato vado a ritirare il pettorale che inizia a darmi un segno tangibile che non sto sognando ma che è tutto reale! Al ritiro del pacco gara vengo a conoscenza della regola che impedisce di portare i bastoncini oltre la forcella Pordoi, questo mi spiazza parecchio perché speravo di averli anche sulla salita al Boè. Poco importa, siamo in ballo e balliamo, alla sera vado al briefing in cui, prima di iniziare, ci mostrano le immagini delle edizioni precedente e rivedo il duello di cui ho parlato prima e la cosa mi gasa parecchio!!!

Dopo un incontro molto interessante in cui hanno spiegato il percorso e le zone tecniche mi resta soltanto solo di attaccare il pettorale alla maglietta e prendere il via ma prima vado a vedermi la presentazione dei TOP runner!!

Finalmente domenica mattina, arrivato a Canazei inizio a fare un po’ di riscaldamento prima di prendere posto nel secondo gruppo i partenti.
L' ora è giunta si parte e si inizia subito a salire prima asfalto ma ben presto lo lasciamo per iniziare a salire su una lunga pista da sci che ci porterà al passo Pordoi dove è situato il primo controllo e anche il primo ristoro, a questo punto per la prima volta dalla partenza mi concedo di guardare il cronometro e mi indica circa 58’, da li si continua a salire fino alla Forcella del Pordoi sulle famose Z, so che posso farle in circa 50/55’ (tempo fatto ad ottobre durante un allenamento). Riparto da passo Pordoi più rilassato perché so di riuscire a rimanere nel cancello orario, quindi cerco di salire con un ritmo costante senza strappare, alla fine le percorrerò in circa 38’.

A metà della salita già si sente lo speaker dalla forcella del Pordoi che ci incita a salire e spingere fino alla fine citando le parole di Leonida nel film ‘’300’’: “ Ricordatevi che questo giorno è vostro e lo sarà è per sempre”
Arrivato alla forcella lascio i bastoni e dopo aver bevuto qualcosa riparto verso il Piz Boè, in questa leggera discesa trovo due amici orientisti Riccardo e Tommaso Scalet che sono li a fare il tifo, la cosa mi fa molto piacere e mi da la carica per continuare a spingere!

Affronto la salita alla Capanna Piz Fassa in modo molto regolare per poi affrontare la discesa in modo decente. Finalmente inizia la discesa, all’ inizio sono molto restio a lasciarmi andare, dopo la caduta in allenamento in Valsavaranche e sapendo dal briefing che la prima parte è quella più difficile tecnicamente, i problemi arrivano quando arrivo al rifugio Boè da cui inizia un ultimo strappetto in salita in cui inizio ad avere problemi di crampi che mi assilleranno ad intermittenza lungo tutta la discesa.

La discesa per la val Lasties è veramente bellissima e mi sarei potuto divertire un casino se non fosse stato per i crampi che mi impedivano di correre in maniera fluida e naturale.

Alla fine arrivo a Canazei con il tempo di 3:49:27 chiudendo in 4….
Questa gara mi ha fatto capire che devo lavorare ancora moltissimo sia a livello fisico sia a livello di gestione della gara. La voglia di migliorare c’è e un po’ di sana follia anche!

Quindi ora ci si torna ad allenare in vista del Cervino X Trail VK+ e VK-







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