domenica 17 giugno 2018

2 Giorni Del Resegone


Ultimo week end di gare nazionali prima della pausa estiva dove tornerò ad occuparmi di skyrunning.

Ma torniamo alla due giorni che mi vedranno impegnato, al sabato, in una prova cittadina a Merate (LC) e alla domenica a Fuipiano in Val Imagna (BG), entrambe le gare sono WRE e al via ci sono anche atleti provenienti da altri paesi del mondo.

Dopo quasi due ore di quarantena in una palestra di arrampicata, l’ideale per far passare il tempo facendo qualche via, è arrivato il momento di prepararsi e partire per il warm up ed entrare in clima gara.

Dopo il riscaldamento è arrivato il momento di fare sul serio prendo la cartina e parto deciso verso il primo punto deciso ma non velocissimo, poi cerco di andare in progressione e passo al punto 4 con il 22° tempo ad 1’ di distacco dal miglior tempo fatto segnare da Andrea Seppi.

Dopo il  5° punto inizia la parte tecnica di Merate, per andare alla 6 ci sono 3 scelte possibili, io decido di passare dalla 8 poi passare sotto il portico. Per la 7 invece purtroppo non leggo bene la descrizione punto e perdo qualche secondo capire che è nel portico.

Da qui alla 13 tutto bene poi il disastro o quasi alla 14 in cui mentre sto uscendo dal parco mi rendo conto che nella mia scelta c’è recinto non attraversabile e purtroppo non vedo la scelta alta e decido di fare dietro front e prenderla da sotto che si ha meno dislivello ma è parecchio lunga gli split mi danno 49’’ di errore su questo punto.

Dopo il cambio carta vengo raggiunto da Paride Grava tra la 16 e la 17 e cerco di rimanere sulla scia per cercare di aumentare il mio ritmo ma alla 19 ho dovuto lasciarlo andare. Come ciliegina sulla torta, nei portici della 20/21 mi trovo un furgoncino che non riesco ad sorpassare e mi fa cambiare scelta della 21 all’ ultimo.

Chiudo questa prova opaca in 21:35 in 23° posizione. L’ unica soddisfazione è stata quella di battere un atleta Moldavo e due atleti di Hong Kong




Passiamo alla domenica dove gareggeremo a Fuipiano in Val Imagna (BG) in una gara middle sempre WRE.

Lascio il ritrovo con aspettative pari a 0 proprio perché nelle gare middle faccio veramente schifo, l’ unica cosa che mi rende felice è che siamo “ in quota” rispetto a dove abito e macinerò un po’ di dislivello con questa gara.

Una volta che ho in mano la carta mi rendo conto che fino alla 5 è praticamente tutto in salita tranne la 2 che è in costa.
Nei primi tre punti ne combino di tutti i colori arrivo troppo a sinistra (all’altezza del ruscello) per la 1; alla 2 arrivo alto e lungo prima di capire che ero fuori rotta; alla tre invece arrivo su un punto che è posto nell’ avvallamento a destra con le due roccette all’interno, sinceramente nella zona della 3 mi tornava poco o nulla.

Finalmente alla 4 mi sblocco e inizio a navigare bene facendo solo piccoli errori in zona punto esempio alla  10 arrivo leggermente corto.

Alla 11 sicuramente non faccio la scelta migliore ma, nella tratta 7-8 correndo sul sentiero sentivo le gambe girare bene e ho deciso di sfruttare la cosa prendendo la traccia presa per la tratta 7-8 e attare il punto 11 dall’alto in questa tratta incontro Guglielmetti (svizzero del Gold Savosa) con cui faccio fino alla 12 poi mi stacca andando verso la 13.

Io non mi demoralizzo e continuo con il mio ritmo riuscendo a non sbagliare fino alla 15.
Alla 16 invece per evitare di finire in mezzo a quello schifo di grezzo in cui non si passava decido di attaccare il punto dai due cocuzzoli e questo mi porta ad arrivare alla carbonaia quindi leggermente a sinistra del punto.

Con mia grande sorpresa alla 17 riprendo Guglielmetti, mi metto in modalità folle per poter stare al suo passo in discesa mi lancio al suo inseguimento fantasticando su un possibile sorpasso nel rettilineo finale, anche se sapevo che era praticamente impossibile.

Al finish guardo l’ orologio e segna 55:16 e mi rendo conto che senza gli errori iniziali avrei potuto fare davvero una buona prova, ma prendo le cose come vengono e una gara così per me è già una gran gara.

Anche nella middle mi prendo la soddisfazione di battere uno svizzero due atleti di Hong Kong e un Moldavo.







martedì 5 giugno 2018

Campionato Italiano Relay


È domenica, dopo la prova opaca del sabato, sono pronto al riscatto e sono molto fiducioso, solo mentalmente però, perché sento le gambe  molto pesanti dopo la middle, poco importa darò tutto quello che ho per fare un buon lancio della staffetta B dell’A.S.D Agorosso.

Arriviamo a Passo Lavazè, fortunatamente non piove, inizio il riscaldamento ma le gambe restano pesanti…


Il momento è giunto, ci schieriamo dietro alle carte e ci ritroviamo schiacciati come sardine, mi ritrovo tra il mio compagno Giacomo Barbone (che apre la staffetta A) e Claudio Balbo (Oricuneo).
Mentre sono nello schieramento “pronto” a partire sento lo speaker che fa il conto alla rovescia, e proprio in questo momento sento la mancanza di Stegal, “the voice” dell’ orienteering italiano, che ci carica come solo lui sa fare.

Partiamo, le gambe non sentono ragioni e non vogliono andare quindi decido di metterla sul ritmo e cercare di non far errori, tralasciando l’ idea di mettermi in treno con qualcuno di forte.

Alla 1 sono ancora in treno con qualcuno ma già alla 2 sono solo, uscendo male dalla 1 lascio ogni residua velleità di rimanere accodato a qualcuno, mi ritrovo nella palude prima dell’ incrocio dì sentieri prima tra la 3-4 e impiego un po’ per capire dove ero, una volta ri-orientato faccio dalla 3 alla 5 senza intoppi.

Ma la 6, quella maledetta 6, esco malissimo dalla 5 ma convinto di essere in direzione ma la realtà dice che ero fuori di quasi 90° arrivando alla freccia nera a destra del punto, butto via un sacco di tempo per ricollocarmi, dopo questo svarione vado via più regolare senza commettere altri errori grossi solo un indecisione alla 11 e alla 16.

Chiudo la mia prova in 59.51





domenica 3 giugno 2018

Campionato Italiano Middle


Dopo un fine settimana su luunghe distanze, passiamo a distanza molto più corte in cui si assegnano i titoli tricolori sulla middle distance e in staffetta.

Il mio week end inizia il venerdì, quando con Andrea Bruno e Claudio Balbo raggiungiamo Varena per fare il model event insieme agli amici del CCR, Michele Fiocca e Giacomo Nisi, decidiamo di andare tranquilli fino alla 127 per scaldarci e poi di partire da li simulando il lancio della staffetta seguendo tutti lo tesso ordine (124-128-125-126-129) con un'unica regola, VIETATO usare i sentieri. Mi sento stranamente molto bene, ho buone sensazioni e un buon feeling con il terreno, commetto solo un errore tra la 129 e il finish perché ormai avevo spento il cervello.



Campionato middle
  
È sabato mattina e mentre ci dirigiamo verso passo Lavazè il cielo si fa sempre più cupo e da li a breve si prevede pioggia. Mi sbrigo a raggiungere la tenda dio società, nel tragitto mi pento di non aver porato con me indumenti pesanti, non tanto per la gara ma per il pre- post gara.

È giunta l’ora, inizio a prepararmi e a ricercare la concentrazione, terminati i preparativi inizio il riscaldamento e giustamente inizia ad intensificarsi la pioggia, una volta arrivato dove si ritiravano le descrizioni punto non trovo la mia e ci metto un po’ a capire che viene consegnata al -3, già partiamo male…

Finalmente tocca a me, prendo la cartina e ad un primo sguardo resto un po’ spiazzato da dei cerchi così grandi ma va beh poco importa la gara è iniziata ed è il momento di far andare le gambe.

La 1, stranamente, ma bene ma già alla seconda inizio ad andare a funghi, purtroppo fuori stagione, ma qui riesco a metterci una pezza senza perdere troppo molto ma comunque troppo per un punto così.

Alla 3 arrivo leggermente lungo al sentiero dopo il ruscello; ora arriva il primo errore grosso, alla 4 pascolo e parecchio facendo segnare ben 384 secondi di erroreee!!!! In pratica sono finito nel paludino sotto alla 5, alzando la testa ho visto il punto e per avere una conferma salgo a controllare il codice sperando fosse la 5 e così era!! Da li attacco la 4 ma scendo troppo dritto e finisco per prenderla da sotto.

Dopo questo punto faccio 5 punti di fila veramente bene senza sbagliare nulla, mi stupisco di me stesso, sotto una bellissima grandinata, come se già la pioggia non bastasse.
Tutto quello che non lascio sul terreno tra la 5 e la 10 li perdo nella tratta 10-11; parto inizialmente bene seguo un po’ la pista da sci fino ad oltrepassare il boschetto per poi tagliare la curva e dirigermi verso il bosco, sono sicuro di dove sono ma non mi tornano le cose, ne il cerchietto nero e ne tanto meno, davanti a me, c’è un bosco un bosco che si possa definire bianco ho tentato di entrare un po’ sulla fiducia nelle mie capacità tecniche ma con scarsi risultati, poi con la traccia GPS scoprirò i essere arrivato a sole 2 curve di livello dal punto in direzione giusta, allora risalgo e decido di muovermi sulla pista per cercare di capire dove ero rispetto alla curva che avevo tagliato, una volta avvistata ero esattamente dove pensavo di essere allora decido di scendere cercando di andare il più dritto possibile, purtroppo tendo un po’ a sinistra e questo mi porta a finire sopra alla paludina ma capisco l’ errore e subito correggo il tiro.

Riprendo fiducia e mi lancio in discesa verso la 12 che trovo senza grossi problemi, a questo punto mi sento bene e non sento il peso degli errori commessi fino a quel momento e decido di rimanere fuori dal sentiero per la 13, questo punto mi solleva il morale perché giungo sul punto insieme ad un atleta del Tarzo con il quale avevo timbrato la 12 praticamente insieme.

La tratta 13-14 decido di scendere fino al sentiero basso per poi arrivare al secondo sentiero che scendeva, ma vuoi fili tutto per verso giusto? Non se ne parla… infatti arrivato al primo sentiero, non so perché penso di essere già arrivato e scendo ma capisco che il sentiero non segue la linea che mi ero immaginato guardato la cartina, mi fermo e mi ricolloco e noto di essere al sentiero prima e decido che ormai non ho più nulla da perdere e mi lancio in un taglio sotto la linea rossa, sorprendentemente mi viene anche abbastanza bene…

Per il resto la gara fila bene con un piccola sbavatura calcolata alla 17 perché in quel punto il mio obiettivo era attraversare la palude fino al sentiero e poi sistemare il tiro verso il punto.


Concludo una prova a tratti buona e a tratti parecchio opaca con un tempo davvero impietoso 1:05:54 in 54° posizione.