giovedì 20 maggio 2021

Ledro Trail

 

A soli 7 giorni dai Campionati Italiani in Cansiglio, sono a Pieve di Ledro per prendere parte alla Ledro Trail.



Questa gara non era nel mio programma iniziale delle gare di Trail per il 2021, ma la settimana prima degli italiani ero in dubbio se andare o meno in Cansiglio per via di un possibile tampone per prendere parte alle competizioni, quindi ho deciso di iscrivermi a questa gara che, a dirla tutta all’atto dell’iscrizione ho cercato un pettorale per la Tenno Trail (gara di circa 20km) ma era sold out rimanevano pettorali solo per la Ledro Trail (42 + 2200 circa) o la Garda Trail ( 63 + 3800 circa)… sapevo che non ero pronto per nessuna delle due e tra le due ho preso il minore dei mali, considerando che il week end successivo ci sarebbero state due gare di Coppa Italia a Bellamonte, e quella nella quale ho un minimo di esperienza… che Ledro Trail sia!!



Sabato mattina ore 11.30 in punto partiamo da Pieve di Ledro, come tutte le volte mi dico “stai calmo 40 km sono lunghi…non partire come un disgraziato!” e visto che io sono disgraziato dentro parto a tutta!

Tengo un ritmo alto per tutto il lungo lago e il primo pezzo della salita che si sviluppa all’interno dell’abitato di Mezzolago, ma quando la salita si fa più pendente sento che mi devo moderare, dopo tutto è la prima uscita seria in montagna non posso pretendere troppo, in questo tratto entra in gioco la testa che mi fa calare il ritmo e salire a ritmo (lento, forse, ma inesorabile, senza soste).

Arrivo in forcella, da cui parte un bellissimo Single Track che scende verso il rifugio Pernici, chiudo i bastoni e scendo veloce superando tratti un po’ esposti e tratti con neve divertendomi come un bambino.

Al rifugio Pernici, metto i bastoni nello zaino, mi sento impacciato in discesa con quelli in mano, mangio qualcosa e riempio la flask e riparto per la discesa… mentre scendo tolgo anche le maniglie che ho legato hai polsi per i bastoni e l’infilo nello zaino, nella discesa riprendo tanti che in salita mi hanno superato ma che in discesa, specie se bagnata come era, si sono piantati per paura di cadere io al contrario scendo molto veloce senza sentire la fatica, arrivato in una zona più piatta guardo sull’orologio la distanza percorsa e non sono nemmeno a 20 km e inizio a chiedermi se sono mi sia fatto prendermi la mano in discesa… poi però mi tornano alla mente le parole di un grande atleta, Daniel Antonioli, che in un intervista dichiarò che nelle gare di skyrunning lui parte a tutta e continua così fin che ne ha, quando non ne ha più ci pensa al momento… (non ricordo le parole esatte ma il senso è questo).

In quel momento io mi sentivo bene e sentivo di averne ancora così continuo con quel ritmo, tanto ormai quello che è fatto è fatto le energie che ho usato non posso recuperarle quindi tanto vale…

Arrivato al secondo ristoro, mi rifocillo e parto alla volta del lago di Tenno dove inizio a sentire un po’ la fatica ma per non pensare a quello mi guardo attorno notando le bellezze del lago, poi appena la strada torna a salire mi metto testa bassa e salgo senza problemi e nei tratti che le pendenze si fanno più dolci ritorno a correre, come se la stanchezza sia sparita.

Il sentiero continua tra sali e scendi e si continua di buona lena con qualche momento di crisi ma stringendo i denti giungo al terzo e ultimo ristoro… cerco di riprendermi e poi si riparte!

Stando ai volontari da qui al traguardo ad Arco ci sono ancora 11 km circa e una salita di 200 m di dislivello fino alla forcella che si vedeva anche dal ristoro, ma una cosa che ho imparato in tutte le gare di trail che ho fatto, è quella di non dare troppo peso a quello che dicono i volontari perché al 99% non è mai come dicono loro e questa volta non sarà diverso!

La salita lunga con i 200 m di dislivello c’era e dalla forcella iniziava una lunga discesa che alternava tratti tecnici a tratti in cui il sentiero spianava e si allargava, quello che però non hanno detto è che durante la discesa c’erano anche parecchi strappi in salita (che rimangono nelle gambe più di una salita lunga) e soprattutto che in due tratti del sentiero c’erano delle reti metalliche a terra che spuntavano dal terreno, probabilmente messe li per evitare l’erosione del sentiero, ma a mio parere quelle reti andavano segnalate sul terreno visto che era molto pericoloso passarci sopra e ci dovevano avvisare in partenza come hanno fatto per il passaggio esposto con il cavo metallico per attaccarsi…

Tornando alla gara…dopo essere arrivato alla forcella inizio la discesa cercando di sciogliere le gambe il più possibile, cerco di spingere a tutta e inizio a recuperare atleti che ho davanti, ma nei tratti in cui il sentiero si allarga e spiana un po’ mi annoio abbastanza e non riesco a spingere come vorrei ma dove il sentiero si fa più tecnico, mi si stampa un sorriso in faccia e acquisto automaticamente velocità.



Chiudo la mia fatica in 5:27:14 in 91° posizione maschile!



Diciamo che per una gara non preparata a dovere è andata più che bene, ora ci si riposa e si pensa al week end di Coppa Italia a Bellamonte e Passo S. Pellegrino.

mercoledì 19 maggio 2021

Il ritorno in Cansiglio

 Proprio così, si ritorna in Cansiglio e più precisamente all’Archeton dopo l’Alpe Adria 2014!

Tra le carte, in cui ho corso, presenti sulla piana (Vallorch, Valsalega e pian di Landro) quella su cui si corrono i Campionati Italiani Middle e Staffetta è quella che mi piace meno, però il solo pensiero di tornare in quel posto fantastico mi fa saltare in macchina e partire!

Questo week end è stato incerto fino all’ultimo per la storia dei tamponi… ma quando l’amico Federico Venezian mi ha scritto “prepara le valige, si vola in Archeton” ero il ragazzo più felice del mondo e quasi senza accorgermene ero già in viaggio per la piana!

Campionati Italiani Middle Distance

Sabato si inizia con la middle distance, possiamo riassumere la mia gara come un buon Model Event in vista della staffetta… le gambe c’erano mala testa un po’ meno, ho sbagliato subito il primo punto finendo addirittura alla 7 poi mi sono ripreso e andando alla 1 ma comunque per tutta la gara anche mente ero in “treno con altri” ho sempre faticato a mantenere il segno, sapevo dove ero ma sempre in maniera approssimativa, poi come per magia però quando ero in zona punto mi riprendevo e contribuivo (anche se pochissimo) ad arrivare al punto..

Alla fine comunque mi sono divertito anche se la gara nel complesso è stata pessima…




 

Campionato Italiano Relay

Io corro con una staffetta mista (Agorosso – Friuli MTB), a lanciare sarà proprio Serhiy Mukhidinov (atleta del Friuli MTB) che farà un’ottima prova dandomi il cambio insieme ad Aaron Gaio.

Io parto deciso per la mia gara e continuo a ripetermi di controllare i codici e di fare la gara più pulita possibile.

Per tutta la gara faccio le scelte che più si addicono a me, senza voler strafare con scelte troppo dritte in cui devo leggere troppo la carta… faccio una gara tutto sommato pulita con un errore alla 2 e alla 17...

Chiudo la gara in 1:14:41 contento di quello che ho fatto ma la felicità è durata poco la mente è subito passata alla prossima gara, niente bussola e cartina ma solo tanti km e dislivello della Ledro Trail!