venerdì 17 gennaio 2020

Orienteering nelle vacanze natalizie


In queste vacanze natalizie non mi sono solo dedicato ad allenarmi di corsa (come accadeva spesso gli anni scorsi) ma mi sono dedicato tempo anche alla tecnica.
Come prima tappa sono andato in Trentino per una piccola vacanza con i miei genitori in cui ho potuto allenarmi, non quanto avrei voluto lo ammetto ma poco è meglio di nulla.

Il mattino di Santo Stefano mi stampo l’ultima cartina che mi mancava per gli allenamenti e sono pronto per mettermi in viaggio, nel primo pomeriggio per Baselga di Pinè, dove starò per qualche giorno.

Il mio viaggio prevede una sosta ad Aldeno, dove il 22/12 è andata in scena la seconda prova dell'Oricup Inverno 2019, per il primo allenamento di questa minivacanza.


Giunto ad Aldeno sono già le 16:30 e sta calando la sera, mi preparo per l’allenamento ma scelgo di non prendere con me la pila frontale, pessima scelta già al 7° punto non riesco più a leggere la cartina e sono costretto a fermarmi sotto i lampioni e poi andare a memory. Concludo comunque un bell'allenamento con buone sensazioni.

Il giorno dopo decido di fare il mio secondo allenamento poco prima di pranzo direttamente a Baselga di Pinè, sfruttando anche qui una tappa dell'Oricup Inverno del 2012.
Qui parto decisamente bene e pimpante ma incappo in un errore di scelta per andare alla 5, infatti scelgo di prendere la via di destra per girare intorno al Doss senza tenere conto dei danni causati dalla tempesta Vaia…quindi mi ritrovo in mezzo a degli alberi abbattuti e ci metto un po’ ad uscirne.


Passato questo momento critico l’allenamento procede spedito fino alla tratta 11-12 dove vorrei prendere le scalette che scendono poco dopo la 11 ma la strada è sbarrata da un cane e quindi decido ti fare dietro front e ritornare da dove sono venuto. Poi anche la tratta che porta all'ultimo punto non ho voluto attraversare il campo quindi sono passato dal sentiero uscendo fuori carta.


TRAINING CAMP PROVENZA

Dal 2 al 5 di gennaio mi sono recato in Provenza in zona Sisteron con il Team Junior lombardo, un viaggio lungo e impegnativo ma quello che ho trovato durante gli allenamenti mi ha ripagato le fatiche del viaggio.

PRIMO GIORNO

Venerdì al nostro arrivo ci aspetta un allenamento multipost a Salignac, un tipo di allenamento che a me serve parecchio in quanto passo tanto tempo senza una cartina in mano durante il periodo invernale e un allenamento di questo tipo con tanti punti ravvicinati mi permette di rinfrescare gli automatismi nella lettura della carta e prendere confidenza con il terreno.
Purtroppo non riesco a finire l’allenamento, un po’ dovuto al fatto che da un certo punto in poi non erano più posate le fettucce, a causa di un errore mi sono scoraggiato e unito alla stanchezza del viaggio mi hanno fatto propendere per il rientro anticipato alle macchine.



SECONDO GIORNO
Il secondo giorno ritorniamo a Saligna, al mattino ci aspetta un allenamento con solo curve di livello e con segnato i vari punti di attacco su una carta limitrofa a quella del multipost.


Come sempre, quando parto per questo tipo di allenamento, non mi fido molto delle mie capacità con le curve di livello ma poi punto dopo punto prendo sempre più sicurezza fino a fare la seconda parte di allenamento in maniera fluida e decisa.
Il posto si presta benissimo a questo tipo di allenamento, la poca vegetazione ti permette di guardare lontano e le forme sono ben visibili.
Allenamento molto divertente da cui porto a casa buone sensazioni e buone prospettive di far bene anche in gara basandomi sulle forme del terreno.
Al pomeriggio mentre gli junior fanno allenamento di cartografia, noi elite torniamo sulla carta di venerdì per un allenamento middle poco sotto al ritmo gara, proprio questo “vincolo” del ritmo gara mi porterà a commettere un errore di scelta, se così lo si può definire, nella tratta 6-7 in cui scelgo di fare il giro da sentiero, arrivare poco prima della partenza scendere verso la 2 per poi valutare, dalla parte opposta del ruscello, dove fosse posizionata la 7, prendere dei punti di riferimento e a quel punto scendere lungo la massima pendenza e risalire in maniera più diretta possibile. La scelta non paga in termini di tempo ma in compenso arrivo esatto sul cocuzzolo della 7.

TERZO GIORNO
Al terzo giorno ci spostiamo sulla carta di Pavoux, ne pressi di Forcalquier.

Traccia Loop tranquilli

Al mattino abbiamo in programma dei loop rerun in cui lo scopo è fare un primo giro a buon ritmo e un secondo giro a ritmo gara.
Traccia Loop rerun
Sono abbastanza soddisfatto dei miei loop e dei miei ritmi, l’unica cosa che mi spiace è stato aver posato “male” il primo punto del loop, anche se non di molto ma comunque era sbagliato.

Prima dell’allenamento, io, Michele, Irene, Federica, Andrea ed Enrico ci prendiamo un po’ di tempo per visitare la zona di Les Mourres dove ci sono dei sassi a forma di “fungo” gigante che sono veramente impressionati.

Dopo la gita ci spostiamo sulla carta dell’allenamento pomeridiano, dove ci aspetta un allenamento multitecnica, si parte con un primo corto corridoio poi passare ad un allenamento multipost (come il primo giorno) seguito da un punto ad azimut, un altro corridoio più lungo per poi fare altri due punti ad azimut, infine nelle ultime tratte la carta e sprovvista di curve di livello quindi bisogna orientarsi solo con la vegetazione.

Tra tutte questa tecniche ho trovato molto difficile orientarsi senza le curve di livello, in cui sono arrivato un po’ stanco ed insieme ad Andrea ed Enrico, quindi ho scelto di affidarmi a loro cercando di rimanere comunque concentrato sulla carta e capire la strada che stavamo affrontando. Sicuramente in una gara avrei scelto di salire fino al sentiero oppure scendere verso la strada, credo che entrambe le scelte sia più veloci che passare in bosco basandosi solo sulla vegetazione.

ULTIMO GIORNO

Nell’ultimo giorno è previsto solo un allenamento al mattino e lo svolgeremo a Pas Des Boeuf dove, per noi elite, si svolgerà un allenamento Long su carta completa.
Un terreno davvero bello e un sacco divertente. Subito alla prima commetto quello, che subito sul momento credo essere un errore ma quando arrivo sul punto, mi rendo conto che per due volte ci sono passato a fianco e non lo avevo visto.
Dopo quest’errore sono in compagnia di Andrea e continuiamo tutto l’allenamento insieme ma “guidando” un po’ ciascuno, come se fosse una sorte di segui Jonh.
È stato molto istruttivo per me fare questo allenamento così, perché con la presenza di Andrea con me potevo osare maggiormente nelle scelte e prendermi “rischi” che da solo non mi sarei preso, nel senso che avrei optato per scelte più sicure.
Da questa 4 giorni in Francia torno a casa un bel po’ di esperienza su terreni diversi dai nostri e con buone sensazioni che mi fanno ben sperare per i primi eventi della stagione.