In queste
vacanze natalizie non mi sono solo dedicato ad allenarmi di corsa (come
accadeva spesso gli anni scorsi) ma mi sono dedicato tempo anche alla tecnica.
Come prima
tappa sono andato in Trentino per una piccola vacanza con i miei genitori in
cui ho potuto allenarmi, non quanto avrei voluto lo ammetto ma poco è meglio di
nulla.
Il mattino di
Santo Stefano mi stampo l’ultima cartina che mi mancava per gli allenamenti e
sono pronto per mettermi in viaggio, nel primo pomeriggio per Baselga di Pinè,
dove starò per qualche giorno.
Il mio
viaggio prevede una sosta ad Aldeno, dove il 22/12 è andata in scena la seconda
prova dell'Oricup Inverno 2019, per il primo allenamento di questa minivacanza.
Giunto ad
Aldeno sono già le 16:30 e sta calando la sera, mi preparo per l’allenamento ma
scelgo di non prendere con me la pila frontale, pessima scelta già al 7° punto
non riesco più a leggere la cartina e sono costretto a fermarmi sotto i
lampioni e poi andare a memory. Concludo comunque un bell'allenamento con buone
sensazioni.
Il giorno
dopo decido di fare il mio secondo allenamento poco prima di pranzo
direttamente a Baselga di Pinè, sfruttando anche qui una tappa dell'Oricup
Inverno del 2012.
Qui parto
decisamente bene e pimpante ma incappo in un errore di scelta per andare alla 5,
infatti scelgo di prendere la via di destra per girare intorno al Doss senza
tenere conto dei danni causati dalla tempesta Vaia…quindi mi ritrovo in mezzo a
degli alberi abbattuti e ci metto un po’ ad uscirne.
Passato questo
momento critico l’allenamento procede spedito fino alla tratta 11-12 dove
vorrei prendere le scalette che scendono poco dopo la 11 ma la strada è
sbarrata da un cane e quindi decido ti fare dietro front e ritornare da dove sono
venuto. Poi anche la tratta che porta all'ultimo punto non ho voluto
attraversare il campo quindi sono passato dal sentiero uscendo fuori carta.
TRAINING CAMP PROVENZA
Dal 2 al 5
di gennaio mi sono recato in Provenza in zona Sisteron con il Team Junior
lombardo, un viaggio lungo e impegnativo ma quello che ho trovato durante gli
allenamenti mi ha ripagato le fatiche del viaggio.
PRIMO GIORNO
Venerdì al
nostro arrivo ci aspetta un allenamento multipost a Salignac, un tipo di
allenamento che a me serve parecchio in quanto passo tanto tempo senza una
cartina in mano durante il periodo invernale e un allenamento di questo tipo
con tanti punti ravvicinati mi permette di rinfrescare gli automatismi nella
lettura della carta e prendere confidenza con il terreno.
Purtroppo non
riesco a finire l’allenamento, un po’ dovuto al fatto che da un certo punto in
poi non erano più posate le fettucce, a causa di un errore mi sono scoraggiato
e unito alla stanchezza del viaggio mi hanno fatto propendere per il rientro
anticipato alle macchine.
SECONDO
GIORNO
Il secondo
giorno ritorniamo a Saligna, al mattino ci aspetta un allenamento con solo
curve di livello e con segnato i vari punti di attacco su una carta limitrofa a
quella del multipost.
Come sempre,
quando parto per questo tipo di allenamento, non mi fido molto delle mie
capacità con le curve di livello ma poi punto dopo punto prendo sempre più
sicurezza fino a fare la seconda parte di allenamento in maniera fluida e
decisa.
Il posto si
presta benissimo a questo tipo di allenamento, la poca vegetazione ti permette
di guardare lontano e le forme sono ben visibili.
Allenamento
molto divertente da cui porto a casa buone sensazioni e buone prospettive di
far bene anche in gara basandomi sulle forme del terreno.
Al
pomeriggio mentre gli junior fanno allenamento di cartografia, noi elite
torniamo sulla carta di venerdì per un allenamento middle poco sotto al ritmo
gara, proprio questo “vincolo” del ritmo gara mi porterà a commettere un errore
di scelta, se così lo si può definire, nella tratta 6-7 in cui scelgo di fare
il giro da sentiero, arrivare poco prima della partenza scendere verso la 2 per
poi valutare, dalla parte opposta del ruscello, dove fosse posizionata la 7,
prendere dei punti di riferimento e a quel punto scendere lungo la massima
pendenza e risalire in maniera più diretta possibile. La scelta non paga in
termini di tempo ma in compenso arrivo esatto sul cocuzzolo della 7.
TERZO GIORNO
Al terzo
giorno ci spostiamo sulla carta di Pavoux, ne pressi di Forcalquier.
Traccia Loop tranquilli |
Al mattino
abbiamo in programma dei loop rerun in cui lo scopo è fare un primo giro a buon
ritmo e un secondo giro a ritmo gara.
Traccia Loop rerun |
Sono abbastanza
soddisfatto dei miei loop e dei miei ritmi, l’unica cosa che mi spiace è stato
aver posato “male” il primo punto del loop, anche se non di molto ma comunque era
sbagliato.
Prima dell’allenamento,
io, Michele, Irene, Federica, Andrea ed Enrico ci prendiamo un po’ di tempo per
visitare la zona di Les Mourres dove ci sono dei sassi a forma di “fungo”
gigante che sono veramente impressionati.
Dopo la gita
ci spostiamo sulla carta dell’allenamento pomeridiano, dove ci aspetta un
allenamento multitecnica, si parte con un primo corto corridoio poi passare ad
un allenamento multipost (come il primo giorno) seguito da un punto ad azimut,
un altro corridoio più lungo per poi fare altri due punti ad azimut, infine
nelle ultime tratte la carta e sprovvista di curve di livello quindi bisogna
orientarsi solo con la vegetazione.
Tra tutte
questa tecniche ho trovato molto difficile orientarsi senza le curve di livello,
in cui sono arrivato un po’ stanco ed insieme ad Andrea ed Enrico, quindi ho
scelto di affidarmi a loro cercando di rimanere comunque concentrato sulla
carta e capire la strada che stavamo affrontando. Sicuramente in una gara avrei
scelto di salire fino al sentiero oppure scendere verso la strada, credo che
entrambe le scelte sia più veloci che passare in bosco basandosi solo sulla vegetazione.
ULTIMO
GIORNO
Nell’ultimo
giorno è previsto solo un allenamento al mattino e lo svolgeremo a Pas Des Boeuf
dove, per noi elite, si svolgerà un allenamento Long su carta completa.
Un terreno davvero
bello e un sacco divertente. Subito alla prima commetto quello, che subito sul
momento credo essere un errore ma quando arrivo sul punto, mi rendo conto che
per due volte ci sono passato a fianco e non lo avevo visto.
Dopo quest’errore
sono in compagnia di Andrea e continuiamo tutto l’allenamento insieme ma “guidando”
un po’ ciascuno, come se fosse una sorte di segui Jonh.
È stato
molto istruttivo per me fare questo allenamento così, perché con la presenza di
Andrea con me potevo osare maggiormente nelle scelte e prendermi “rischi” che
da solo non mi sarei preso, nel senso che avrei optato per scelte più sicure.
Da questa 4
giorni in Francia torno a casa un bel po’ di esperienza su terreni diversi dai nostri
e con buone sensazioni che mi fanno ben sperare per i primi eventi della
stagione.
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