Qualcuno mi
ha chiesto da dove è nata l’idea di prendere parte ad una delle gare Classiche
dello Skyrunning mondiale, una delle poche rimaste in Italia, io rispondo che
tutto nasce quando un giorno per caso ho visto il video della 16° edizione in
cui due grandissimi interpreti di questa disciplina si affrontano in un duello
senza esclusione di colpi sia in salita da Canazei al Piz Boè e in discesa per
la Val Lasties fino a tornare a Canazei, queste due persone sono, ovviamente,
Kilian Jornet Burgada e Marco De Gasperi.
Però credo che il colpo di grazia me
l’abbia dato Dario Pedrotti con il suo libro “Diari di uno Scairanner” in cui
racconta delle sue varie edizioni per togliersi una soddisfazione, forse più
grande di finire la gara, quella di finire la gara correndo il percorso
originale che comprende il raggiungimento dei 3152m del rifugio Capanna di
Fassa in cima al Piz Boè.
A me
fortunatamente è andata meglio alla mia prima partecipazione ho la possibilità
di gareggiare sull’ intero percorso anche se con molte molte preghiere per
evitare che a causa del maltempo accorciassero la gara e ci impedissero di
raggiungere la cima e per evitare che una nuvola mi impedisse di godermi lo
spettacolo di un paesaggio lunare e magico.
Il sogno
inizia tramutarsi in realtà quando sabato vado a ritirare il pettorale che
inizia a darmi un segno tangibile che non sto sognando ma che è tutto reale! Al
ritiro del pacco gara vengo a conoscenza della regola che impedisce di portare
i bastoncini oltre la forcella Pordoi, questo mi spiazza parecchio perché
speravo di averli anche sulla salita al Boè. Poco importa, siamo in ballo e
balliamo, alla sera vado al briefing in cui, prima di iniziare, ci mostrano le
immagini delle edizioni precedente e rivedo il duello di cui ho parlato prima e
la cosa mi gasa parecchio!!!
Dopo un
incontro molto interessante in cui hanno spiegato il percorso e le zone
tecniche mi resta soltanto solo di attaccare il pettorale alla maglietta e
prendere il via ma prima vado a vedermi la presentazione dei TOP runner!!
Finalmente
domenica mattina, arrivato a Canazei inizio a fare un po’ di riscaldamento
prima di prendere posto nel secondo gruppo i partenti.
L' ora è giunta si parte e si inizia subito a salire prima asfalto ma ben presto lo lasciamo
per iniziare a salire su una lunga pista da sci che ci porterà al passo Pordoi
dove è situato il primo controllo e anche il primo ristoro, a questo punto per
la prima volta dalla partenza mi concedo di guardare il cronometro e mi indica
circa 58’, da li si continua a salire fino alla Forcella del Pordoi sulle
famose Z, so che posso farle in circa 50/55’ (tempo fatto ad ottobre durante un
allenamento). Riparto da passo Pordoi più rilassato perché so di riuscire a
rimanere nel cancello orario, quindi cerco di salire con un ritmo costante
senza strappare, alla fine le percorrerò in circa 38’.
A metà della
salita già si sente lo speaker dalla forcella del Pordoi che ci incita a salire
e spingere fino alla fine citando le parole di Leonida nel film ‘’300’’: “
Ricordatevi che questo giorno è vostro e lo sarà è per sempre”
Arrivato
alla forcella lascio i bastoni e dopo aver bevuto qualcosa riparto verso il Piz
Boè, in questa leggera discesa trovo due amici orientisti Riccardo e Tommaso
Scalet che sono li a fare il tifo, la cosa mi fa molto piacere e mi da la carica
per continuare a spingere!
Affronto la
salita alla Capanna Piz Fassa in modo molto regolare per poi affrontare la
discesa in modo decente. Finalmente inizia la discesa, all’ inizio sono molto
restio a lasciarmi andare, dopo la caduta in allenamento in Valsavaranche e
sapendo dal briefing che la prima parte è quella più difficile tecnicamente, i
problemi arrivano quando arrivo al rifugio Boè da cui inizia un ultimo
strappetto in salita in cui inizio ad avere problemi di crampi che mi
assilleranno ad intermittenza lungo tutta la discesa.
La discesa
per la val Lasties è veramente bellissima e mi sarei potuto divertire un casino
se non fosse stato per i crampi che mi impedivano di correre in maniera fluida
e naturale.
Alla fine
arrivo a Canazei con il tempo di 3:49:27 chiudendo in 4….
Questa gara
mi ha fatto capire che devo lavorare ancora moltissimo sia a livello fisico sia
a livello di gestione della gara. La voglia di migliorare c’è e un po’ di sana
follia anche!
Quindi ora
ci si torna ad allenare in vista del Cervino X Trail VK+ e VK-
:-)
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