L’ultimo
week end di gare nazionali io lo inizio di giovedì prendendo parte alla 4
giorni del TOC (Toscana Orienteering Classic), in realtà 4 giorni ma 5 gare.
Le prime due
gare sono in bosco e si svolgono ad Abbadia San Salvatore sulla carta del Monte
Amiata.
Due gare
middle in un terreno un po’ rognoso con parecchio verde e zone in cui non avevo
molto riscontro tra cartina e realtà.
La prima
gara è stata particolarmente ostica, a primo acchito mi sembrava di aver fatto
parecchi errori ma riguardando la carta con la traccia GPS mi sono reso conto
che non ho fatto così tanti errori perché ho fatto un grosso errore alla 3 che
non mi tornava per nulla la cartina e la stessa cosa mi è capitata alla 14 in
cui c’ erano parecchi più muretti di quelli segnati in carta.
Nella
seconda invece mi sento meglio fisicamente e più a mio agio con la carta
Parto bene
deciso senza voler strafare, arrivo fino alla 7 senza commettere grossi errori
ma poi, per andare alla 8 non capisco bene come uscire dal punto e finisco
parecchio basso quindi sono costretto a risalire la riva costeggiando il
privato e la cosa mi ha fatto perdere parecchio tempo.
Nota
positiva delle due tappe di bosco è stata la soddisfazione di recuperare in
gara Matteo Zoppè che partiva 4’ di me nella seconda tappa.
Alla sera
del secondo giorno ci prepariamo per la tappa in notturna in quel di Castel
Nuovo dell’Abate, per una gara a sequenza libera, difficoltà più grande di
queste gare è fare la sequenza migliore e non dimenticare nessuna lanterna.
Io come
sempre non azzecco la sequenza migliore perché opto per fare i punti più
lontani e con le tratte più lunghe subito all’ inizio quando sono ancora fresco
(se si può essere freschi dopo due gare in bosco).
Non solo
sbaglio la sequenza ma faccio anche due grossi errori per andare dalla 38 alla
37, non vedo la strada che entra di lato nel campo quindi la prendo dall’alto e
questo mi ha portato a fare il secondo errore, appena entrato nel campo prendo
subito la via a destra quando dovevo scendere dritto.
Dopo questi
svarioni all’inizio, resetto la mente e cerco di concentrarmi a non fare più
errori e ci riesco anche se le gambe non girano per niente come voglio e mi
sento piantato. Termino la gara ma non ero per nulla soddisfatto per la mia
prova.
Altro giorno
altra prova, siamo già a sabato e qui si inizia a fare sul serio con le finali
di coppa Italia e sprint race tour, oggi ci troviamo a San Giovanni d’Asso e
ritrovo tutta la squadra, ma la stanchezza inizia a farsi sentire ma come
sempre cercherò di dare il massimo.
Prima di
andare in partenza mi giungono voci di parecchi PE/PM questo mi fa addrizzare
le antenne soprattutto nei primi punti.
A questo
punto della 4 gg non posso permettermi errori, devo entrare in classifica in
tutte le gare per non vanificare quello fatto nelle prime 3 prove.
Corro ad un
ritmo contenuto nei primi punti, essendo tutti punti in campo aperto è facile
timbrare un punto che non è dei tuoi.
Arrivati in
centro ritrovo un ritmo più decente gli unici errori che commetto sono nel
castello dove ho avuto un calo di concentrazione, con questi errorini mi
accorgo che Aron Gaio mi è alle costole, so già che lui in classifica finirà
davanti a me, ma voglio tenermelo dietro fino alla fine, lui riesce a timbrare la
100 una frazione di secondo prima di me ma nel rettilineo di arrivo riesco a
riprenderlo e a passarlo.
Ultimo
giorno dell’ultima trasferta nazionale dell’anno siamo a Montalcino.
In questa
giornata la cosa più difficile è sopravvivere alla quarantena, e poi, ma in
secondo piano per una volta, fare una gara decente.
Dopo ore in
quarantena e 30 minuti di riscaldamento, tocca a me e giustamente si mette a
piovere in modo più intenso.
Prendo il
via e subito mi carico sulle spalle un errore nel primo parchetto ma non ci penso
voglio solo portare a casa la gara senza errori che compromettano la classifica
generale del TOC.
Ma gli errori
non sono finiti come per esempio alla 11 che non capisco bene da che parte
prenderla e ovviamente io becco la più lunga.
Sbaglio anche
la 14 che faccio la scelta più impegnativa con la pendenza maggiore, poi tutto “liscio”
fino alla fine.
Concludo questa
lunga e bella trasferta in terra Toscana così come la mia stagione agonistica.
Prossima gara
l’Agorosso Raid a dicembre e sarà veramente l’ultima gara dell’anno.
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