giovedì 24 maggio 2018

Nirvana Raid 2018


Il mio ultimo Nirvana Raid risale al 2016 in quel di Abbadia Lariana con Lorenzo Pinna, hai tempi si gareggiava sul percorso corto (15 km + 800 m), quel giorno ci aggiudicammo il 3° posto dopo un errore di scelta durante la discesa dal manavello; da quel giorno ci siamo ripromessi che la prossima volta che avremo preso parte a questa gara lo avremmo fatto sfidando il percorso lungo!

Dopo un anno in cui le nostre preparazioni si sono focalizzate su altri obiettivi, il team Aggressive Panda 2 torna al Nirvana Raid con un unico obiettivo FINIRE il percorso Pro!

Per una volta l’idea di fare di gareggiare non è la mia ma di Lorenzo che due settimane prima del secondo week end di gare nazionali a Vittorio Veneto e Cansiglio, mi scrive chiedendomi se avessi intenzione di farlo…io inizialmente non ero molto dell’idea ma ammetto che Lorenzo non ha faticato molto a convincermi!

È cosi che il 13 Maggio alle 7 del mattino arriviamo a Valbrona (CO), siamo i primi ad arrivare mancava anche la maggior parte degli organizzatori, così posso concedermi un caffe prima di finire gli ultimi preparativi del materiale, nel frattempo arrivano gli organizzatori.

Ritiriamo il pacco gara, riempio la sacca idrica e sistemo il materiale obbligatorio per la gara, mi metto il tape nei punti dove so che possono venirmi le vesciche dopo tante ore di corsa in montagna, appena finito, neanche farlo apposta, Mario chiama a raccolta i concorrenti del percorso 
Pro per il Briefing pre-gara.



I “matti”, cosi saremmo definiti dalle persone che non capiscono la nostra passione e la bellezza di rimanere immersi nella natura di montagna per ora a fare quello che amiamo, che affrontano questa prova sono davvero pochi, si contano in totale 7 squadre di cui 5 team maschili 1 team misto e 1 team femminile.

Terminato il briefing ci dirigiamo verso il parco giochi in cui è situata la partenza, ci posizioniamo davanti alle carte di gara e attendiamo i rintocchi delle campane della chiesa che indicano le 8:00 e che danno il via alla gara.



Al contrario di come si potrebbe immaginare una mass start, con gli atleti che spingono per uscire per primi dal parchetto, siamo partiti tutti con molta calma consapevoli che la gara è lunga e il percorso avrebbe messo ognuno al suo posto!

Al primo punto solo il team degli Agressive Panda 2 (io e Lorenzo) sceglie di girare attorno alla chiesa e prenderla da sotto, la scelta ha pagato perché giungiamo sul punto ( ma così anche al secondo) con il team che è nettamente favorito in questa gara composto da Emiliano Corona e Andrea Villa, usciti dal punto 2 prendiamo strade diverse, o meglio li perdo di vista, ed io ero convinto che avessero già preso il largo invece al dopo aver punzonato il punto tre li vediamo arrivare dietro di noi, che in quel momento siamo stati ripresi dai Magenes, peccato che andando alla 4 non vediamo un bivio e continuiamo a salire fino a che giungiamo a dei roccioni 3 curve di livello più su, la carta era con equidistanza 20 m fate voi i conti, che riconosco, riscendiamo e preso dall’alto si vede e ci diamo degli stupidi o almeno… è quello che faccio io…

Giungiamo tutti e 6 al punto 4, si esatto siamo in sei oltre a noi e ai Magenes ci hanno recuperato l’unica coppia mista, appena Lorenzo ha timbrato la 4 partiamo in salita verso la 5 con una tattica ben precisa, fino a che eravamo su sentiero in testa a guidare e dare il ritmo c’ero io poi quando bisognava tagliare passava davanti Lorenzo, questa tattica da i suoi frutti e riusciamo a staccare le altre due coppie!

Quello che non sappiamo è che la coppia dei Tuscania ci è davanti, e quando arriviamo alla 5 e li vediamo uscire dal punto ci arrabbiamo e parecchio perché sappiamo che deriva tutto dall’errore alla 4, punzonato la 5 ci lanciamo in discesa con un unico obiettivo prenderli!

Andiamo regolare ma aggressivi, conduco io per la 6 mentre Lore valuta come affrontare la tratta lunga e ne discuteremo nell’andare alla 7.
Arriviamo in zona 7 e ci troviamo una bel nebbione che ci impedisce di vedere il bel panorama ma alla 8 in cima al monte Rai la nebbia si apre e anche se per poco ci godiamo il paesaggio prima di lanciarci in discesa per affrontare la tratta lunga che ci vedrà passare su un sentiero in mezzo a dei roccioni che si rivelano più corribili di quanto ci aspettavamo. Passato questo bel tratto tecnico sui sassi, mentre leggo la carta per poi andare davanti a dare il cambio al Lore inciampo e cado a terra battendo entrambe la mani e le ginocchia, ma nulla di grave, rassicuro il mio compagno e ripartiamo subito verso la 9 ma prima faremo una sosta programmata a Sambrosera per rifornirci d’acqua.
Alla 9 troviamo Luca Pompele che fa le foto e ci aggiorna dicendoci che i primi hanno circa 1 ora di vantaggio su di noi e che noi siamo i secondi a transitare a quel punto, dopo una piccola pausa partiamo verso la 10 tratta non lunghissima ma che ci farà percorrere 627 m di dislivello praticamente senza un metro di discesa, ovviamente in questa tratta in cui il sole poteva starsene tranquillo dietro alle nuvole decide invece di venire a farci visita facendomi patire più del previsto la salita.



Poco sotto la vetta veniamo ripresi dai Magenes che erano un po’ in crisi e ci chiedono un gel ed essendo io abbastanza fornito glielo cedo senza ripensamenti, una volta che ci siamo assicurati che tutti stavano bene siamo ripartiti verso la 10.

Scendendo dalla 10 abbiamo affrontato un pezzo di ferrata, Giuseppe scende per primo seguito da Francesco ma quest’ultimo non riesce ad affrontare l’ultimo pezzo allora decide di risalire, decido di scendere io, che ho un po’ più esperienza così che da sotto potessi dire hai due che sono rimasti su dove mettere i piedi per scendere senza farsi male.

Finito il tratto con la catena, mentre andiamo alla 11, parlando con il mio compagno decidiamo, che a questo punto è giusto andare avanti tutti insieme così faremo fino alla fine scambiandoci spesso alla guida del trenino così che tutti potessero riposare un po’ la testa.

Prima dell’ ultima discesa decidiamo di fare un arrivo in parata tutti insieme con l’obiettivo di rimanere sotto le 7 ore, per quanto mi riguarda l’obbiettivo è stato raggiunto avendo tagliato la linea del traguardo in 6 ore e 59 e poi con calma abbiamo punzonato il finish.

È stata un’esperienza bellissima sicuramente da ripetere chissà magari anche l’anno prossimo…  







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