venerdì 9 ottobre 2020

TROFEO NASEGO

 

Domenica 4 ottobre sono a Casto (BS) per prendere parte alla mia prima gara di corsa in montagna con la divisa dell’ A.S.D Inrun, la società per le gare di trail e sky, per l’occasione scelgo il campionato italiano lunghe distanze, che per quest’anno è il Trofeo Nasego!

Il Trofeo Nasego è una mezza maratona con 1326 metri di dislivello positivo, dopo un buon riscaldamento e qualche allungo, mi dirigo alla postazione dei giudici per terminare la procedura di spunta e poi prendere posto sulla grigli adi riscaldamento che gli organizzatori avevano predisposto per mantenere il distanziamento previsto dal regolamento FIDAL.




Tutti in posizione e alle 9.30 in punto prende il via la gara, inizio uno slalom per potermi portare avanti e non rimanere bloccato nel passaggio tra asfalto e sentiero.

Corro molto bene la prima parte e le sensazioni sono buone, so che non posso competere con gli atleti che fanno solo corsa in montagna nei tratti in piano… quindi decido che le salite (specie quelle corte) le affronto a tutta, tenere (per quanto possibile) in piano e lanciarmi a tutta in discesa, prendendomi anche tanti rischi per poter recuperare su quelli che avevo davanti e allungare sugli inseguitori e rimanere nel tempo che mi sono prefissato!

Un piano che sulla carta funziona alla grande… peccato che la salita al rifugio Nasego, l’ultima salita importante di giornata, me la immaginavo totalmente diversa.

Io mi aspettavo una salita parecchio dritta da affrontare ad un passo costante (non per forza di corsa), non sulla massima pendenza ma molto vicina a quella, invece è stata una salita molto lunga e con molti falsi piani tra un tornante e l’altro in cui dovevi rilanciare l’azione… riesco a farlo ma un cambio netto nel passo non è nelle mie corde (per il momento un domani chissà) figuriamoci con le gambe già abbastanza cotte.



Limito i danni su questa salita e dopo mezzo bicchiere di the al rifugio Nasego mi butto in discesa e fin da subito trovo un terreno più adatto a me e inizio a divertirmi un casino, ritrovo facilità di corsa e fluidità nei movimenti tiro a tutta fin che sono nel settore più tecnico della discesa… poi la discesa si fa più corribile e qui ho dovuto tirare fuori quello che non credevo di avere per stare con gli atleti davanti a me.

Faccio gli ultimi due km con altri 2 atleti che mi aiutano a mantenere alto il ritmo in qui tratti di asfalto e strada bianca in cui, lo ammetto, mi annoio abbastanza… fortunatamente per me prima dell’ultimo pezzettino di asfalto, il sentiero si restringe e li decido che è “adesso o mai più”, aumento violentemente il ritmo e cerco di lasciarli li entrambi… solo uno rimane indietro, rientriamo su un altro atleta e io non esito e lo passo subito anche se lo spazio non è molto, appena superato accellero ancora guadagnando quanto basta per arrivare al traguardo senza dovermi guardarmi le spalle.

 

Chiudo il trofeo Nasego in 2:31:05 quando io mi ero prefissato di stare nelle 2:30:00 ma per quest’anno anomalo, va bene così!

E’ stata una bellissima esperienza e sicuramente da ripetere, ma ora concentrato nel recupero per la prossima prova in montagna, probabilmente l’ultima (in gara) di questo 2020!

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