Dopo una
settimana di riposo dalla UYN Vertical Courmayeur – Mont Blanc passo la
settimana di ferragosto Valla D’ Aosta con l’unico scopo di mettere più
chilometri e più metri di dislivello possibile nelle gambe, torno a casa con
78.16 km con 5138 m di dislivello nelle gambe! Tutto questo per prepararmi hai
3300 m spalmati su 45 km del Gran Paradiso Raidlight Trail in programma il 24
di Agosto a Valsavaranche.
Venerdì 23
arrivo a Degioz dove ritiro il pacco gara e pettorale e chiedo alcune info sul
percorso, lo conosco già per i ¾ ma alcune zone sono nuove per me e addirittura
una e nuova per tutti in quanto è stato tracciato un nuovo sentiero e mi
avvisano che il fondo in quel tratto è ancora parecchio instabile.
Io gareggerò
nella gara regina, che porta punti ITRA, da 45 km… un matto? Si probabile, anzi
sicuro perché solo uno non molto sano sceglie di partire alle 7 invece delle 9
e di percorre 19 km con quasi 1000 m di dislivello in più!
La notte
passa in fretta e sono già le 5:00 del mattino ed è ora di fare colazione e
terminare i preparativi, alle 7:00 si partirà!!
Alle 6:40
sono a Degioz e dopo 10 minuti di riscaldamento effettuo le operazioni di
punzonatura e aspetto che l’ora X per dare il via alle danze, sono carico e non
vedo l’ora di partire per questa avventura.
Ci
schieriamo sotto l’arco gonfiabile e aspettiamo il via… attorno a me tutti chiacchierano
e non sembrano molto dell’idea di partire, ma io mi isolo nel mio mondo e
l’unica voce che sento è del tracciatore che da le ultime info per la gara.
Finito il
briefing è ora di partire 3…2…1…Via… parto senza indugi del mio ritmo, arrivati
a Tignet ci sono 2 in fuga e io sono nel gruppo di 6 subito dietro che insegue
ma, per quanto mi riguarda, non credo di avere gambe per andare a prenderli o
tenere un ritmo del genere in salita pian piano mi stacco ma non vado alla
deriva, senza quasi accorgermene sono alla fine della prima salita ci arrivo
con circa 8’ di vantaggio sul tempo di due anni fa e affronto la discesa verso
Eaux Rousses senza strafare cercando comunque di tenere un buon ritmo.
Dopo un ora
e poco più di corsa mi ritrovo sull’ asfalto che mi porterà all’area pic nic
poco sopra Eaux Rousses e una volta attraversata ci sarà il primo ristoro dove prendo
due pezzi di banana, un bicchiere di Sali e riparto.
Ancora per
qualche chilometro il percorso rispecchierà quello della 26 km poi noi
prenderemo la deviazione a destra verso il tratto di sentiero nuovo che hanno
tracciato che ci porterà poco sopra il Camping Gran Paradiso per poi risalire un
tratto di strade asfaltata fino all’attacco del sentiero che ci condurrà al
rifugio Chabod.
A differenza
di due anni fa non percorreremo il sentiero “classico” verso il rifugio ma quando
arriviamo alla casa del guarda parco di Lavassey prenderemo il sentiero a sinistra
che ci farà giungere al rifugio dall’alto, questo sentiero non l’ho mai
percorso prima e ne resto piacevolmente incantato, sicuramente lo rifarò ancora
anche in allenamento!
Imposto la
salita cercando di mantenere un ritmo costante e cerco di mangiare, scolliniamo
e in lontananza si intravede il rifugio e questo vuol dire che si scende
finalmente… ma a pochi metri dal rifugio, all’ultima curva, inciampo e cado
riportando qualche graffio sul lato sinistro, arrivo al rifugio mi faccio
versare un po’ sul braccio, dove sanguino di più, giusto per togliere un po’ di
terra, mangio qualcosa e riparto con un piccolo gruppetto alla volta del
rifugio Vittorio Emanuele II.
Per giungere
a questo rifugio percorreremo un sentiero in costa che attraversa un paio di
pietraie e che nell’ultima parte è impegnativo dal punto di vista mentale perché
dopo aver percorso circa 3 km si inizia a vedere il rifugio ma non bisogna lasciarsi
andare a troppa foga perché anche se si vede la meta è ancora lontana.
Giungo finalmente
al Rifugio, mangio qualcosina velocemente, metto via i bastoni e riparto per la
discesa verso Pont, una discesa molto bella e tecnica in cui mi diverto sempre
tanto in qualsiasi condizione di forma mi trovo!
Oggi mi
sento ancora parecchio pimpante e scendo a tutta staccando quelli che ripartono
con me, che non vedrò più fino al traguardo!
Durante la
discesa mi riaggancio alla seconda donna con l’obiettivo di tenerla ma giunti
sul piano lei riesce fare un passo più veloce mi stacca quel tanto che basta
per uscire dal ristoro di Pont prima di me e così la perdo…cerco di riagganciarmi
durante la saliti della poderale che doveva collegare la Valsavaranche al Col
del Nivolet ma è tutto inutile!
Passata la
galleria risaliamo un tratto di sentiero che ci riporta ad incrociare il tracciato
della 26 km per risalire poi verso l’ultimo colle di questa gara, questa salita
sembra non finire mai, il meteo è parecchio variabile, un momento è soleggiato
e il momento dopo sembra che stia per diluviare, le gambe sono stanche e anche camminare
è molto dispendioso e mi sembra di non procedere!
Durante la
salita mi torna alla memoria la gara vertical sul Monte Bianco di qualche
settimana fa dove ad un certo punto mi sono isolato totalmente da chiunque
avessi attorno, cerco di fare la stessa cosa anche qui e in parte ci riesco e senza
quasi accorgermene mi trovo a poche centinaia di metri dal passo.
Al passo
metto i bastoni nello zaino e mi butto in discesa sulla pietraia che mi porterà
verso il lago Djouan e poi alla casa del guarda parco di Oreville corro
praticamente tutta la discesa, arrivati al ristoro mangio qualcosina e riparto
subito per cercar di rimanere entro il mio secondo obiettivo.
Il primo era
quello di giungere al traguardo entro le 7 ore e mezza ma vedo che è
impossibile e allora do tutto me stesso in discesa per rimanere nelle 8 ore.
Partendo da
Oreville mi aspetto una bella discesa tecnica, molto sulla verticale dove posso
prendere la via più diretta e fare molta velocità anche se ho le gambe stanche.
Poco dopo,
tutto quello che avevo in mente, va in fumo, il sentiero non è per nulla
tecnico perché è una poderale che scende molto dolce e non finisce mai!
Da dietro mi
riprende un atleta del posto che cerca di staccarmi ma resto con lui fino a
quando fa l’errore di dirmi che siamo a poche centinaia di metri dalla frazione
sopra la partenza, guardo l’orologio e mancano pochi minuti alle 8 ore e prendo
la decisione di partire a tutta e pregare di avere ancora energie per arrivare
al traguardo!
Per fortuna
ne ho ancora e le gambe mi sostengono! Tiro a tutta e taglio il traguardo do
7:59:50 in 20 posizione di categoria, 42 posizione generale su 120 partenti.
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